Sonno profondo - parte prima
La profezia dei Quattro

di Franca ( dreamhunter72@libero.it e frankab@tin.it :miraccomando, scrivetemi per pareri e critiche!!)
Spoiler : per Btvs e Charmed nessuno, per Ats tutto.
Pairing:  Willow e Tara, Phoebe e Cole, Leo e Piper, Anya e Xander, accennati
Rating : direi per tutti
Timeline: inizio sesta stagione Btvs, terza ATS, quarta Charmed
Summary: Crossover BTVS/ATS/CHARMED : Buffy Summers e Prue Halliwell sono morte e una minaccia comune riunisce coloro che le amavano.
Disclaimer: nessuno dei personaggi mi appartiene e lo uso senza il permesso degli autori e non a scopo di lucro.
nota : la storia è un crossover a episodi tra le serie "BUFFY THE VAMPIRE SLAYER", "STREGHE" e "ANGEL" e si colloca all'incirca all'inizio della sesta stagione di BTVS, della quarta di STREGHE e della terza di ANGEL, quando sia Buffy Summers che Prue Hallliwell sono morte, Giles se n'è andato e Cole/Belthazor ha ancora i poteri di demone.
disclaimer: i personaggi non sono di mia proprietà e li uso senza alcun scopo di lucro senza il permesso degli autori.
 

San Francisco

§ L'incantesimo che non c'era mai stato, ora era lì , tra le pagine del Libro delle Ombre, proprio come le aveva rivelato la sua defunta sorella Prue in sogno, qualche notte prima. Piper Halliwell scrutò di nuovo le parole oscure e magicamente intrecciate, massaggiandosi la fronte. Dentro di sè voleva credere di aver travisato il messaggio di quel sogno, ma non poteva illudersi: l'avvertimento di Prue era stato chiarissimo e ad esso bisognava aggiungere le agghiaccianti premonizioni di Phoebe: stava per accadere...Anzi stava già accadendo. E questa volta, il Potere del Trio non sarebbe bastato.

Quando Paige entrò nella soffitta con un vassoio di tramezzini, la trovò con la testa tra le mani, china sul leggìo. Piper sollevò gli occhi cerchiati di stanchezza e subito scosse il capo. "No, non ho fame".

"Beh, io sì!", protestò Paige. "E comunque se la situazione è così grave, devi sforzarti di mandar giù qualcosa". Posò il vassoio, poi guardò esitante la sorella maggiore. "Ed è davvero grave ?".

Piper annuì sospirando. "Sì, lo è".

Paige prese un tramezzino, senza convinzione. "Credi che riusciranno a convincerlo ?".

Piper annuì ancora. "Devono riuscirci". §

§§§

Los Angeles

§ L'oscurità sudicia del vicolo deserto tremolò come acqua sporca e dal nulla apparvero un uomo alto e bruno e una ragazza vestita di rosa, dai lunghi riccioli ribelli.

"Oddio, Cole!",bisbigliò lei disgustata. "Credo che un topo mi sia appena passato sopra un piede...Che schifo!".

"Io non sono convinto, Phoebe", mormorò lui, guardandosi intorno circospetto. "La Sorgente lo citava ad esempio,ti rendi conto?

Sosteneva che non esistesse killer migliore e altrettanto spietato, in questo mondo o negli altri...".

Dietro di loro, si accese un vortice di scintille azzurre da cui si materializzò un giovane biondo.

"Questo succedeva prima. Adesso sono gli Anziani a citarlo come esempio, per il suo coraggio e il suo senso di sacrificio. Pare che lo attenda un destino importante".

"Leo, il guaio di voi angeli bianchi è che vedete sempre tutto in positivo, ma...".

Spazientita, Phoebe li afferrò entrambi per le maniche e diede uno strattone. "Volete farla finita, ragazzi?

Buono o cattivo, se non verrà con noi, nè il suo, nè alcun destino in generale si compirà mai e..."

"Zitta, tesoro!", la interruppe Cole. "Eccolo che arriva, proprio come avevi previsto tu...".

Si udì un gran trambusto e una creatura grottesca, tutta corna, zanne e squame irruppe correndo e ansimando nel vicolo.

"Me lo aspettavo diverso",osservò Leo con una smorfia.

"Non credo che sia...", iniziò a dire Phoebe, quando una seconda figura si scagliò veloce come un'ombra addosso al mostro. Una spada roteò fendendo il buio e la testa del demone balzò via con un suono disgustoso, rotolando fino ai piedi dei tre.

"Beh...", disse Cole. "Sa usare la spada, vero?". §

§§§

Sunnydale

§ Nella foto, Buffy Sommers sorrideva, quel suo sorriso bellissimo e luminoso che ti rimaneva nel cuore. Sua sorella Dawn si era addormentata davanti al portaritratti, temendo che se avesse distolto lo sguardo, anche quell'ultima immagine virtuale della Cacciatrice sarebbe potuta svanire nel buio della Morte.

Willow Rosenberg e la sua ragazza, Tara, in piedi dall'altra parte della stanza, sospirarono quasi all'unisono.

"Così non va bene", disse Tara, "si sta chiudendo sempre più in sè stessa e rifiuta di accettare la scomparsa di Buffy...".

Willow si ravviò i capelli rossi e uscì nel corridoio. "Il fatto è che nessuno di noi la vuole accettare...Come posso aiutare Dawn se io per prima non voglio credere che se ne sia andata per sempre ?".

Tara le circondò la vita con le braccia e le posò un piccolo bacio sulla nuca. "Se almeno Giles fosse qui...".

"Già...". Willow si abbandonò al suo abbraccio, chiudendo gli occhi. "Buffy è morta, lui è partito...E poi quello che sta succedendo in città...E' come se il mondo si fosse capovolto...".

In quel silenzio carico di tristezza, il suono del campanello irruppe con la forza di un grido disperato. Le due ragazza trasalirono.

"Saranno Xander e Anja con le pizze ? ", chiese Tara.

"Può darsi...Vado io ".

Willow si diresse verso l'ingresso a passi pesanti e svogliati, ma quando spalancò la porta il suo cuore perse un paio di battiti, prima di accellerare bruscamente.

Sulla soglia, c'era un uomo alto e vestito di nero, bello come l'inquietudine. E non era solo.

"Ciao, Willow", le disse.

"Ciao, Angel", sussurrò lei. §

§§§

§ Erano tutti riuniti in salotto, tranne Dawn, che ancora dormiva, ignara. Willow non si capacitava di trovarsi di fronte al Trio. Aveva sentito parlare delle sorelle Halliwell e si diceva che fossero le streghe più potenti al mondo.

"Dunque, secondo voi qui a Sunnydale ci sarebbe un demone ? ", domandò.

"Sai che novità...", borbottò Xander Harris, che si era unito al gruppo insieme alla sua ragazza, Anja.

Piper lo ignorò. "Phoebe l'ha visto in una premonizione e altri segni ce l'hanno confermato. E' Hypnos, il demone del sonno profondo".

"Era relegato negli Inferi da molto tempo", intervenne Cole, "ma la morte della Cacciatrice ha rafforzato il Male e nella Bocca dell'Inferno si è aperta una breccia".

"E come agisce questo demone ?", chiese Tara.

"Non sta forse accadendo qualcosa di inquietante qui, ultimamente ?", replicò Leo.

"Sai che...", ricominciò Xander ma Anja lo zittì con una gomitata.

"Beh...Facciamo tutti sogni strani, è vero", ammise Willow, scambiando un'occhiata circospetta con gli altri, "e la mattina sembra sempre più difficile svegliarsi...Inoltre ho notato molte finestre chiuse, giardini deserti, come se intere famiglie fossero svanite chissà dove...".

"Non sono svanite", la corresse Paige, "dormono".

"E' così che agisce Hypnos", proseguì Phoebe, "fa cadere le sue vittime in un sonno profondo, simile alla morte. Può mantenerle in quello stato anche per millenni e intanto si nutre dei loro sogni. Se non lo fermiamo, dilagherà come un virus e l'intero pianeta si addormenterà. Per sempre".

"Quindi siete venute per sconfiggerlo...", disse Anja.

"Purtroppo non è così semplice...", sospirò Piper torcendosi le mani. "Hypnos è troppo forte anche per noi. Non siamo in grado di distruggerlo. Secondo il Libro delle Ombre deve farlo qualcun altro...".

Tutti guardarono Angel, che fino a quel momento se n'era rimasto in disparte, perso in chissà quali ricordi di casa Summers.

"Nelle sue premonizioni, Phoebe ha visto me e gli altri".

"Gli altri ? ", chiese Willow.

Paige tirò fuori un foglio dalla giacca. "Il Libro delle Ombre dice che : "...Hypnos dovrà essere sfidato dai Quattro : un angelo, un diavolo, un diavolo a metà e un diavolo con un'anima...".

"Ok, quello con l'anima sappiamo chi è", esclamò Xander," ma alzi la mano chi fra di noi è un angelo...".

Leo sollevò una mano. "Eccomi".

Xander inarcò un sopracciglio, dubbioso. "Certo...E le ali dove le tieni, eh ?".

Piper gli scoccò un'occhiata fiammeggiante. "Non so chi tu sia, ma non eri nelle premonizioni di mia sorella, perciò per quanto mi riguarda equivali a uno zero. Mio marito è un angelo bianco, chiaro ?".

Phoebe le accarezzò la schiena. "Piper, tesoro...Respira, d'accordo?

Gli angeli bianchi sono i protettori di noi streghe. E non volano ma vi assicuro che...".

Leo e Paige si disintegrarono in una cascata di luce azzurra e riapparvero dall'altro lato del salotto.

"...sanno fare anche di meglio!",concluse Phoebe.

Paige arrossì. "Scusa Leo, non ho resistito".

"Gente, non divaghiamo...", ringhiò Piper.

"Hai ragione", si fece avanti Cole. "Il diavolo a metà sono io. Mio padre era umano. Il mio nome demoniaco è Belthazor. Fino a poco tempo fa uccidevo le streghe per conto della Sorgente, poi...Beh, adesso non lo faccio più,ecco".

Phoebe gli sorrise affettuosamente, poi si accorse che Anja fissava Cole a bocca aperta.

"Che c'è ?", volle sapere, vagamente infastidita da tanto interesse.

"Tu sei Belthazor ?! Cavolo, eri un mito per tutti noi!!! ".

"Anche Anja era un demone", spiegò Tara. "Vendicava le donne tradite".

Questa volta fu Cole a stupirsi. "Tu eri Anjanka ?".

"Gente!!!!", sbraitò Piper, "Stiamo divagando ancora!!!".

"Manca un diavolo", mormorò una voce sottile.

Il gruppo ammutolì. Willow vide Dawn, ferma sulla porta.

"Dawn...Credevamo dormissi...".

La ragazzina fissava Angel. "Avete detto che devono essere in quattro a sfidare Hypnos, ma manca un diavolo. Non lo abbiamo".

Angel le sorrise. "Ce l'abbiamo, invece".

"E chi sarebbe ?", domandò Willow.

"Spike", rispose Angel. §

§§§

§ "Non accetterà mai...", si lamentò Willow.

"Se gli parli tu, ti ascolterà", la rassicurò Angel.

Camminavano fianco a fianco, lui alto e scuro come un presagio, le spalle curve sotto un peso soltanto suo, lei, esile e sottile, con un lungo vestito di velluto a fiori e un maglione a cui stava cercando di allungare le maniche, torcendole nervosamente.

"Non funzionerà, Angel, te lo ripeto..."

I loro passi risuonavano inquietanti nel silenzio della notte. Già...C'era un gran silenzio, quasi solido. Troppe finestre buie, troppe persiane chiuse. Hypnos.

"Funzionerà, invece".

Willow guardò il vampiro di traverso. "E invece no! Non appena ti vedrà, non vorrà più saperne...".

"Io non conto. E Spike non è uno stupido. Capirà che in ballo c'è ben di più che le nostre divergenze".

"Divergenze ? Io avrei usato un'altra parola...Angel, sul serio ! E tu ? Che mi dici di te ?

Non ti crea problemi dover collaborare con Spike ?".

Angel sorrise fugacemente. "Buffy ha sacrificato la vita per fare il proprio dovere. Credo che ora sia il mio turno. E sopportare Spike sarà il male minore".

Willow si bloccò e lo tirò delicatamente per una manica. "Oh, Angel...Dopo che sono venuta a Los Angeles per dirtelo, non abbiamo più avuto occasione di... Come stai ? Come...?".

Lui le strinse la mano, con forza, limitandosi a fissarla intensamente. Willow comprese, ricambiando la stretta e meravigliandosi di quanto la pelle del vampiro fosse calda.

Angel, alla fine, distolse da lei gli occhi scuri e li puntò su qualcosa alle sue spalle. "Tocca a te", mormorò.

Willow si voltò. Erano di fronte alla vecchia cripta, il rifugio di Spike. §

§§§

§ Quando rientrarono a casa Summers, il volto di Angel era al solito indecifrabile, mentre Willow sembrava reduce da uno scontro a fuoco dall'esito incerto. Spike li seguiva, con un'espressione a metà tra il disgustato e lo scettico.

Paige osservò il nuovo arrivato, con un lungo spolverino di pelle nera, i capelli biondissimi e una cicatrice che gli attraversava il sopracciglio sinistro. "Credevo che i vampiri dovessero mettere paura...", confidò in un bisbiglio a Phoebe. "Finora ne ho visti solo due, ma a me sembrano soprattutto tanto sexy...!".

Spike spostò rumorosamente una sedia e ci si mise sopra a cavalcioni. "Allora ? Chi è il capo, qui ?". Aveva una voce profonda, dal timbro sensuale, e Paige fece per agguantare la sedia accanto alla sua. Phoebe la riacchiappò per la maglietta.

"Tenete presente che questa notte sono sceso dal lato sbagliato del loculo, ok ?", continuò Spike. "...e chi ti vedo, poi, appena sveglio ?

Il tetro principe Amleto e la versione lesbica di Samantha Stevens...Ho sperato che fosse un incubo. Invano".

Piper lo stava guardando come se fosse un bizzarro tipo di insetto. "Hai finito ?".

Spike le puntò contro un dito. "Ah, sei tu il capo, dunque...Sai che c'è ?

C'è che no, non ho finito affatto. Io non so perchè ho seguito la coppia più bella del mondo fin qui. Forse è colpa di questo stramaledetto chip che ho in testa...Insomma, dolcezza,vuota il sacco e alla svelta. Non ho tempo da perdere".

Piper annuì. "Sono le prime cinque parole sensate che sento uscire dalla tua bocca. In effetti, nessuno di noi ha tempo da perdere. Hypnos sta diventando sempre più forte e non possiamo permettergli di uscire dai confini di Sunnydale".

"Hypnos non ha corpo.", spiegò Phoebe. " E' un'entità astratta e va sfidato su un piano astratto, nel suo regno del sonno, chiamato il Labirinto".

Paige tirò fuori un altro dei suoi fogli pieni di appunti, tenendo d'occhio Spike. "Noi disegneremo un varco magico e reciteremo un incantesimo per permettere a Leo, Cole, Angel e Spike di entrare. Prima daremo loro da bere una pozione".

"Ne daremo una anche agli altri", aggiunse Piper.

"Gli altri ? Cioè noi ?", chiese Xander. "E perchè ?".

"Hypnos si accorgerà del nostro varco e ci attaccherà", spiegò Phoebe. "Noi saremo occupate a sostenere loro quattro con i nostri incantesimi e non potremo proteggervi. Così abbiamo pensato di donarvi un sonno fatato, in cui Hypnos non riuscirà a penetrare. Se tutto finirà bene, vi risveglieremo a cose fatte. Altrimenti...".

"Altrimenti ?", la incitò Xander.

"Altrimenti non vi risveglierete più",lo accontentò Angel.

"Tu sei sempre quello delle buone notizie, vero ?", sghignazzò Spike scuotendo la testa, poi si girò verso il Trio. "Cocchine, e del Labirinto che ci dite ? Com'è fatto? Che ci accadrà là dentro ? E soprattutto come ne usciamo ?".

Le sorelle Halliwell rimasero in silenzio, guardandosi a vicenda.

Spike allargò le braccia. "Che c'è ? Troppe domande tutte insieme ? Vi sillabo la prima ?".

Piper alzò d'istinto le mani, spinta dall'oscuro desiderio di bloccare il vampiro biondo, ma le riabbassò riluttante. "Sul Libro delle Ombre non abbiamo trovato nessuna descrizione del Labirinto...Nè su qualsiasi altro testo, in effetti. Willow ha persino chiamato il signor Giles, in Inghilterra, ma lui ne sa ancora meno di noi.".

Spike si schiarì la voce. "Fammi indovinare...Non c'è niente perchè nessuno è mai tornato per raccontare ciò che ha visto, giusto?".

Silenzio. Paige annuì appena.

"Quindi, noi quattro poveri idioti entriamo là dentro senza una minima idea di cosa ci aspetti...",mormorò Spike quasi tra sè, poi scattò in piedi così all'improvviso da far rovesciare la sedia con un tonfo. "No...No...NO! Ve lo potete scordare! Sono già stato abbastanza pazzo a venire qui...Ma che sono pazzo lo sanno tutti...". Si sistemò il giubbotto."Scemo no, però ! Quello no! Arrangiatevi eroi: io con voi non c'entro niente!".

Tutti esclamarono "Spike,aspetta!", tranne Angel, che restò a capo chino a contemplarsi le scarpe, e Cole, che scagliò una sfera di fuoco demoniaco, incenerendo un angolo della porta che Spike stava già attraversando.

Cole lo raggiunse tenendo in equilibrio su una mano un'altra sfera di fuoco. "Ascoltami bene, bassa imitazione di Billy Idol: giù agli Inferi, mi chiamano Belthazor, sono il terrore di demoni ben più forti di un succhiasangue impotente come te e, come vedi, posso incenerirti nel giro di mezzo secondo. Senza paletto".

Spike si ripulì dalle schegge di legno, con aria annoiata. "Sì, certo...Beh,perchè no?

D'accordo, inceneriscimi. In ogni caso, voi in tre siete e in tre rimanete!". Inarcò il sopracciglio con la cicatrice, prima di uscire. "E quella di Billy Idol era cattiva, Belfagor, cattiva davvero...Ho il cuore in pezzi".

Cole spalancò la bocca, la sua sfera di fuoco si spense di colpo. "Ehi! Io...".

"Cole!", lo apostrofò Piper.

"Cole, tesoro, lascia perdere...",lo supplicò Phoebe.

"Ma mi ha chiamato Belfagor!", protestò lui.

Mentre tutti discutevano, Angel vide Dawn scendere i gradini della scala nell'ingresso. Si guardarono. Angel annuì. §

§§§

§ Spike uscì a passo di carica da casa Summers, sognando un malfunzionamento del chip, che gli permettesse di dissanguare un passante qualsiasi , fino a farne indigestione.

Poi si fermò, ricordando la prima volta in cui si era trovato esattamente in quel punto, sul vialetto lastricato davanti al portico bianco. Rivide Buffy che rivelava a sua madre di essere la Cacciatrice. Pensò che nè Buffy, nè Joyce facevano più parte del mondo dei vivi. Quel mondo che ora rischiava di precipitare nell'oblìo sempiterno del sonno...

"Ma sì...Sogni d'oro, mondo. Forse non sarà poi una gran perdita se ci addormentiamo tutti".

"Qualche anno fa, non eri dello stesso parere", disse Angel , dietro di lui.

Spike scrollò il capo, come per liberarsi di un'interferenza. "Che vai blaterando ?".

"Quando ero tornato ad essere Angelus e volevo liberare Acathla, tu ti sei alleato con Buffy, per fermarmi e salvare il mondo".

"Non è esatto. Era il mio cibo che volevo salvare. E Drusilla...Allora avevo la mia Drusilla. E adesso...".

"Già...", concordò Angel.

"...adesso ho questo stupido chip ficcato nel cervello e...".

"E non hai più Buffy".

Spike trasalì, poi scoppiò a ridere. "L'anima dà alla testa, eh ?".

Angel non si lasciò intimorire. "Spikey, andiamo...Rammenti con chi stai parlando ?

Non puoi darmela a bere su Buffy. Non a me".

Spike aggrottò la fronte e tirò su il mento. "Forse aveva iniziato a risultarmi simpatica...E con ciò ?".

"Lo so come ti faceva sentire...", mormorò Angel. "Ti faceva credere di poter guardare nel sole". Si mise una mano sul petto. "Ti faceva credere che il tuo cuore morto stesse ancora battendo e pompando sangue caldo nelle tue vene".

"Commovente...", convenne Spike. "E' una poesia tua o l'hai copiata?".

Angel sollevò il volto verso il cielo, ridendo, e Spike si sorprese ad indietreggiare, perchè, in quell'atteggiamento e in quella luce notturna, sembrava proprio Angelus.

"Piccolo inglese testardo!", esclamò Angel. "Lo so che ti faceva sentire così, Spike, ci sono passato prima di te! Te lo ripeto, su questo argomento non mi puoi ingannare!".

"Sì...Beh...",borbottò Spike dando un calcetto a un sasso, "...lei ti faceva credere di essere...un uomo. Un'illusione crudele...". Sbirciò l'altro.

Angel ricambiò il suo sguardo esitante. "Ma bellissima.".

Per un breve e infinito istante i due vampiri si fissarono, legati da una reciproca quanto inaspettata e misteriosa comprensione. Poi Spike si disimpegnò con un colpo di tosse. "Già...Ma eri tu il suo principe azzurro, no ?

Io non contavo nulla per Buffy".

"Mhmm...Ne sei convinto?", lo punzecchiò Angel. "Ti ha permesso di avvicinarti alla sua famiglia, alle persone più importanti della sua vita.

Spike...Per Joyce, ormai non puoi più fare niente, ma per Dawn sì. Buffy ha sacrificato sè stessa per il mondo e per il futuro di sua sorella e ora questo suo sacrificio minaccia di trasformarsi in una tragica beffa, se noi...Io e te, Spike!...non facciamo quanto in nostro potere per impedirlo".

Vedendo succedersi sul volto del vampiro biondo svariate e contrastanti emozioni, Angel avanzò verso di lui, fino a trovarglisi di fronte. "Fu Angelus a dirlo, una volta", proseguì come se stesse parlando di una terza persona e non del proprio lato oscuro. "Lei ci ha fatti sentire esseri umani. Angelus lo considerava uno sgarbo imperdonabile. Io credo sia stato un dono indimenticabile. Glielo dobbiamo".

Spike restò a occhi bassi, le mani nelle tasche del giubbotto. "Io le devo anche di più...Quando è morta, io c'ero, Angel...C'ero e non sono riuscito a proteggerla".

Un lieve, triste, sorriso apparve e scomparve sulle labbra di Angel. "Tu, almeno, c'eri".

Spike, per una volta, non seppe cosa rispondere. §

§§§

§ "Gente, qui si batte la fiacca!", sbraitò Spike rialzando la sedia che aveva rovesciato e rimettendocisi di nuovo a cavalcioni. "Allora ? Non c'era da preparare un piano ?".

"Hai deciso ? Sei dei nostri ?", gli domandò raggiante Paige.

"Sì, basta che io e lui non stiamo vicini", rispose Spike riferendosi a Angel, che stava rientrando a passi lenti e misurati.

"Sta tranquillo", gli fece eco quest'ultimo. "Non credo sarà necessario".

Willow afferrò Angel per un braccio. "Incredibile!", bisbigliò. "Alla fine sei stato proprio tu a convincerlo...Ma come hai fatto?".

Lui si strinse nelle spalle."Dopotutto sono tornato dall'Inferno, no?".

Piper si avvicinò sorridendo a Spike. "Mi fa piacere che tu abbia cambiato idea". D'un tratto lo strinse per il bavero dello spolverino. "Ma se mi giochi un altro tiro simile, giuro che ti infilo nel cranio qualcosa di ben più grosso e doloroso di un chip, è chiaro ?".

Spike non si scompose. "Come un cristallo di Boemia, capo".

"E d'ora in poi, quando ti rivolgi a me", continuò Piper lasciando andare il bavero e risistemandolo intorno al collo del vampiro, "fallo sempre usando frasi composte da un massimo di cinque parole. Per la mia sanità mentale e la tua incolumità fisica".

"Non - ti - sono - simpatico - vero?",chiese Spike contando ogni parola sulla punta delle dita.

"Cosa - ti - induce - a - pensarlo ?",ribattè Piper.

"Caspita, ma è deliziosa!",esclamò Spike voltandosi verso Leo.

"Quando vuole", ammiccò l'angelo bianco.

Phoebe notò con preoccupazione che le mani di Piper tremavano e si affrettò ad intervenire. "Tra poco è l'alba e il varco va aperto di notte, quindi per adesso non possiamo agire. Le mie sorelle ed io trascorreremo la giornata a preparare gli incantesimi e le pozioni e voi...Beh, riposatevi".

"Sarà il caso", concordò Leo. "Avremo bisogno di tanta forza ...".

"Oh, hai ragione, Obi Uan!", si intromise Spike. "E dimmi, di che colore saranno le nostre spade las...".

Il vampiro biondo non portò a termine la frase e si immobilizzò, con la bocca semiaperta e una mano a mezz'aria.

"Che è successo?", domandò Tara stupefatta.

"Lo ha bloccato", rispose Cole con un sorrisetto compiaciuto.

Piper si lasciò sfuggire un profondo sospiro appagato. "Senza un motivo preciso. E' stato una specie di bisogno".

"E per quanto rimarrà in quello stato?".

"Ci devo riflettere".

Il gruppo iniziò ad uscire alla spicciolata dalla stanza e Phoebe si fermò ad osservare il vampiro bloccato, scacciando una mosca che stava per entrargli in gola. "Bella mossa, sorellina...E se esplodeva?".

In piedi sulla porta, Angel la rassicurò. "Impossibile. Spike è di materiale troppo resistente per esplodere". §

FINE PRIMA PARTE

(continua...)