La lettera |
Scritto da:
Stefania
- Spoiler per: la quinta stagione di Buffy / la prima e la seconda di Angel. Pairing: Angel/Kate Summary: Anno 2061. Angel è rimasto solo a Los Angeles, gli arriva una lettera che cambiera' definitivamente la sua esistenza. Nella mia storia, tra Angel e Cordelia, non c'e' mai stato niente e Connor non è mai nato. Disclaimer: i personaggi delle serie "Buffy" e "Angel" appartengono a Joss Whedon, David Greenwolt, la WB e la Fox, l'autrice scrive senza alcuno scopo di lucro e non intende violare alcun copyright. Feedback: mi farebbero molto piacere, grazie :-) Dedico questa storia a Maria, una ragazza straordinaria, la piu' grande delle amiche, che con la sua dolcezza, la sua forza e il suo coraggio mi è entrata nel cuore. Ti voglio bene. |
La lettera |
PROLOGO Los Angeles, anno 2061. Varco' il portrone dell'Hiperion che era quasi l'alba ormai, i suoi passi risuonavano lenti e regolari nel salone d'ingresso , rompendo ritmicamente l'assoluto silenzio che da anni regnava nell'immenso hotel e che da altrettanti anni faceva da triste compagno al solitario vampiro. Entro' in cio' che una volta era stato l'ufficio della Angel Investigations e si lascio' andare esausto sulla poltrona che dava sulla scrivania sempre in perfetto ordine. Chiudendo gli occhi, poggio' la testa all'alto schienale e simulo' un sospiro che da troppo tempo non poteva fare, era esausto, anche quella notte come faceva da decenni ormai, era uscito. Solo, nelle tenebre. E come ogni notte da decenni, solo, aveva combattutto le forze del male e le aveva vinte. Riapri' gli occhi e di malavoglia osservo' la posta che da giorni giaceva abbandonata in un'angolo della scrivania... Poco dopo prese a sfogliare con noncuranza le varie buste fino a che la sua attenzione non fu catturata da una in particolare. Corrugo' la fronte e mosse le labbra come per dire qualcosa , ma dalle sue labbra non usci' alcun suono. La lettera , leggera e piccola non aveva alcun mittente , ma nel retro, bianco e immacolato si potevano leggere due sole parole, scritte a calligrafia piccola e regolare : " Per Angel ". Comincio' a gurdarla come ipnotizzato, incapace di aprirla. Passarono i secondi, passarono i minuti ma la lettera rimaneva chiusa , nelle sue mani . Era stupito, sconvolto e sorpreso allo stesso tempo, da quanto tempo non sentiva pronunciare il suo nome? Tanto, troppo tempo ormai. Chi mai poteva avergli scritto? Tutte le persone che aveva amato erano morte in un lento doloroso ordine straziandogli lentamente e inesorabilmente il cuore e l'anima. ********************************** Prima c'era stato Doyle, il piu' grande amico che avesse mai avuto , che per salvare lui e la donna che amava si era sacrificato morendo in un modo orribile. Quanto aveva sofferto... Otto anni dopo era venuto il momento di quelli di Sunnydale. E forse, della sua perdita piu' grande . La bocca dell'iferno aveva deciso di riaprirsi un'ultima volta, e questa volta non aveva risparmiato nessuno...a parte lui. In quel giorno erano morti lottando, tutti i primi amici - se cosi' potevano essere chiamati - che aveva avuto tra gli umani e non. Era morto Spike, che lottando fino alla fine era riuscito a ritardare l'ennesima e decisiva fine del mondo quanto bastava per dare ad Angel il tempo di arrivare in loro aiuto e infine, era morta Buffy Summers, il suo primo amore, colei che lo aveva reso felice per la prima volta dopo secoli. Gli sembro' di ritornare istantaneamente indietro nel tempo, in quel giorno dannato, quando l'aveva trovata semiincosciente tra le macerie dei palazzi distrutti e in fiamme. Ricordo' in un solo istante le ultime parole che gli disse prima di spirare tra le sue braccia: " Salva il mondo Angel, fa cio' in cui non sono riuscita io e...vivi, continua a vivere e lottare , fallo per te stesso, per il mondo...e per tutti coloro che ti amano...addio." Ricordo' anche le urla strazianti che seguirono dopo, quando piangendo come un bambino la teneva stretta a se' , cullandola come una bambina. Fu solo grazie ad una visione di Cordelia, una visione molto forte che le costo' quasi la vita, che seppe ogni cosa, giusto in tempo per impedire al mondo di diventare un'inferno, ma non abbastanza per salvare le loro vite. Perche' non l'avevano avvisato, anche quella volta, come con Glory, nessuno gli aveva detto nulla e di questo non riusci' mai a perdonarli, ne' loro, ne' Buffy. Cio' nonostante, aveva ascoltato le sue ultime parole e aveva continuato a vivere , a lottare . Era caduto , ma grazie a Cordelia, Wesley Gunn e Fred era riuscito a rialzarsi , fino a quando a poco a poco non aveva perso anche loro. Per i suoi piu' cari amici, la morte era arrivata lenta, ma inesorabile, con l'andare degli anni e la vecchiaia. Era stato orribile e tristissimo vedere come il tempo man mano aveva logorato i loro volti giovani e i loro corpi forti, facendone grottesche copie di cio' che erano stati una volta, ma era comunque grato al destino per non averglieli portati via prematuramente e per avergli fatto vivere tutto sommato, una vita felice e completa , fino alla fine dei loro giorni. L'ultima ad andarsene era stata Cordelia dieci anni prima, che, ormai settantenne lo aveva voluto accanto a se' fino all'ultimo in quel freddo letto d'ospedale. Dolce Cordelia. Poco prima di andarsene assurdamente gli aveva detto piu' o meno le stesse parole di Buffy, con un'unica eccezione: " ...Trova la redenzione Angel...e sii finalmente felice. " Con queste ultime parole se n'era andata anche lei e lui era rimasto solo, con la sua guerra, il suo dolore e un mare di ricordi. *********************************** Gia',ora era di nuovo solo, erano tutti morti... No, non tutti, forse... Kate... Un triste sorriso gli si dipinse sul volto non appena ripenso' a lei. Ricordo' con incredibile malinconia il giorno in cui la vide per la prima volta, seduta in quel locale, quel locale che ora non c'era piu' e si stupi' di come ricordasse perfettamente ogni suo lineamento,il suo volto, i suoi splendidi occhi color ghiaccio. Ricordo' il modo indefinibile in cui lo faceva sentire ogni volta che lo guardava, ogni volta che gli parlava... Sentimenti ai quali non era mai riuscito a dare un significato o una logica, ma che avevano resistito per tutti quegli anni, perche' erano tornati a galla anche ora, ora che , stava di nuovo pensando a lei. Per tutti quegli anni si era ininterrottamente chiesto, con una frenesia quasi maniacale, dove fosse , se stesse bene e soprattutto, se fosse viva . Il fatto di non poterlo sapere, di essere impotente, lo aveva straziato, se possibile, piu' di ogni altra perdita che aveva avuto. Era svanita nel nulla tanti anni prima, senza un motivo, senza una spiegazione, lasciandogli in cambio una grandissima pena e un'inspiegabile senso di vuoto nel cuore, al quale non aveva mai saputo dare un senso. O forse, non aveva mai voluto. Non la vedeva ne' aveva sue notizie da piu' di sessantanni ormai e quindi non poteva averne la certezza, ma non restava che lei. Kate... Torno' al presente e alla lettera che da quasi un'ora ormai teneva tra le mani . Lentamente l'apri' e ne estrasse il semplice foglio bianco che conteneva. Comincio' a leggerne il contenuto. " Caro Angel, finalmente, dopo un'intera vita di indecisione e incertezza, mi ritrovo qui, a scriverti, a donarti una parte di me che per orgoglio o paura non ho mai avuto il coraggio di darti. Sono qui, le mie mani tremano mentre ti scrivo, perche' ancora oggi ho paura, ho paura del momento in cui tu leggerai questa lettera e saprai, saprai quanto ti ho amato. Ma non potevo fare altrimenti, la mia vita sta per finire e sento che non posso andarmene, non prima di averti detto ogni cosa. Sorrido al pensiero di quanto il destino puo' essere dolce o crudele a seconda dei casi... Dolce, perche' mi ha permesso di conoscerti, di vederti, notarti tra la folla, quella sera di tanti anni fa e crudele, perche' ha finito per farmi soffrire, allontanandomi da te. Ricordo ancora il tuo sguardo che incerto e imbarazzato si poso' su di me nel momento esatto in cui ti rivolsi la parola, non sapevo ancora chi fossi, cosa fossi, ma non mi importava, perche' gia' sentivo dentro di me crescere un vortice di emozioni, emozioni che via via si sono trasformate in amore, puro e totale, un amore talmente dolce, talmente grande da spaventarmi, da chiudermi in me stessa per paura che tu lo sentissi, che tu lo leggessi nei miei occhi che dal primo istante che hanno incontrato i tuoi non hanno visto piu' nulla a parte te. Mi sento cosi' stupida ora, perche' mi rendo conto che ho sprecato una vita intera, una vita che forse avrei potuto dividere con te, se solo avessi tentato, se solo la paura di un rifiuto non fosse stata cosi' grande da soffocare anche i miei sentimenti, allora forse avrei conosciuto la felicita' e sarei morta felice e appagata. Ma non è stato cosi' , ho preferito andarmene, ho preferito cercare di dimenticarti , senza alcun successo, perche' tu sei come una droga Angel, tu solo sei in grado di penetrare l'anima delle persone e renderle tue schiave, schiave del tuo sguardo, delle tue labbra, del tuo corpo e del tuo cuore. Dolce Angel, quanto ho desiderato poterti baciare, poter essere stretta tra le tue braccia, poter ricevere il tuo amore che sono certa mi avrebbe donato di nuovo la vita, mi avrebbe fatto rinascere, rinascere in un nuovo mondo, un mondo dove non c'e' dolore e dove per entrambi, non ci sarebbe piu' stata solitudine , mai piu'. Ricordo il giorno in cui mi salvasti la vita, reggendomi tra le tue braccia solide e forti e ricordo ogni parola che mi dissi dopo, con tutta la dolcezza, la lealta' e la comprensione della quale eri capace. Te ne saro' eternamente grata, sara' un dolce ricordo che portero' con me fino alla fine. Sono certa e ti ho conosciuto abbastanza da poter sapere quanto hai penato, per il fatto di non aver saputo piu' nulla di me, spero che potrai perdonarmi, non avrei mai voluto sparire cosi' dalla tua vita e Dio solo sa quanto ho sofferto, ma non sono stata in grado di lottare , contro i miei sentimenti, contro la paura di manifestarli a te. Sessantanni fa mi sono trasferita in Florida , cercando di dare un senso alla mia vita e cercando con tutta me stessa di farmene una nuova. Cinque anni dopo conobbi James un uomo straordinario , un grande amico che dopo due anni divenne mio marito. Mi ha amata, mi ha donato il suo cuore come pochi potevano fare, non sapendo pero' che il mio apparteneva ad un'altro, da sempre e per sempre. Apparteneva a te Angel. Dio mi perdoni per questo, ma non sono mai riuscita ad amarlo, a dargli in cambio il mio cuore perche' per quanto gli volessi bene, io appartenevo a te completamente e perdutamente. James è morto un'anno fa portando via con se' anche l'ultima goccia di vita che mi era rimasta. Perche' non abbiamo mai avuto figli...ironia del destino, ci abbiamo provato ma non è mai successo, ma io sono grata a Dio di questo, perche' volevo che un figlio nascesse nell'amore reciproco e non nell'inganno. Perche' io ho ingannato James, per tutta la vita, immaginando di trovare un'altra persona accanto a me, ogni mattina al risveglio. Dal giorno che è morto, per un'anno intero ho cominciato questa lettera per poi buttarla ,non avendo il coraggio di consegnartela. Ma una settimana fa, senza nemmeno accorgermene, sono salita su un treno e sono venuta a Los Angles, so che sto per morire Angel, ma non potevo, non volevo farlo, non prima di averti visto un'ultima volta. E oggi finalmente ti ho rivisto, e sono tornata indietro nel tempo, a tanti anni fa quando quasi ogni notte ti incontravo nelle tenebre , quando la tenue luce della luna illuminava il tuo volto perfetto, portando a sua volta la luce nel mio cuore. Ti ho visto tornare a casa prima dell'alba , solo, triste , ma sempre bellissimo. Perche' il tuo volto non è cambiato, i tuoi lineamenti sono rimasti perfetti e dolci come quelli di un tempo. Ho lottato per non mostrarmi a te, ma come potevo? Come potevo lasciare che tu vedessi il mio volto invecchiato? Non ne ho avuto la forza Angel e questa lettera è per chiederti perdono, perdono per averti dato un'altro peso, un'altro dolore sulle spalle, perdono per non averti mai detto nulla, per essere sparita cosi' dalla tua vita. E per dirti finalmente che ti amo Angel, e ti amero' sempre. Ti auguro di trovare al piu' presto la felicita' che da secoli insegui e di viverla insieme a qualcuno che non ti lascera' mai. Addio mio adorato, sii felice. Kate. Angel continuava a gurdare la lettera ma ormai non leggeva piu' nulla...La sua vista era offuscata da tutte quelle lacrime che da anni non piangeva , per quella donna, per il fatto che seppe con certezza in quel preciso istante che in realta' la sua piu' grande perdita era stata lei. Era vero, Buffy era stato il suo primo amore, ma non aveva mai capito che era Kate la donna con la quale avrebbe dovuto dividere la sua vita e il suo cuore. Era Kate il suo destino, la sua vera felicita'. Rivide in un solo istante i suoi sguardi che dietro una maschera di ghiaccio celavano un mare di parole non dette ai quali per lunghi anni non aveva mai avuto il coraggio di dare un senso, perche' la verita' era che anche lui aveva avuto paura di amare, di essere amato, amato da lei. E per questo si maledisse una volta ancora. Aveva perso l'amore della sua vita, l'unica grande vera occasione per essere felice, per renderla felice. E come se Kate fosse li', come se potesse udirlo, osservando la lettera mormoro' piano: "Anchio...ti amo... Kate...ti prego, perdonami" dopodiche' strinse ancora piu' forte il foglio che aveva tra le mani come se in questo modo potesse impedire al tempo di scorrere e a Kate di andarsene, per sempre. Scoppio' in un pianto disperato, che non accennava a fermarsi, un pianto fatto di ricordi, di mille parole non dette e di rimorsi, per non aver voluto accettare allora cio' che il destino aveva in serbo per lui . E mentre la disperazione e la tristezza superavano ogni limite decise che era venuto il momento di smettere di lottare, di cercare una qualunque redenzione, perche' a questo punto che senso avrebbe avuto tornare a vivere? No, sarebbe stato come morire una seconda volta, senti' che non avrebbe potuto sopportarlo... Lentamente apri' il primo cassetto della scrivania e ne estrasse un paletto. Chiuse gli occhi e mentre le lacrime gli rigavano ancora il viso , se lo punto' al petto... ************************************ Improvvisamente un 'accecante luce bianca gli si sprigiono' davanti immobilizzando la mano che aveva sul petto. Aveva gli occhi sbarrati , era stupito e terrorizzato al tempo stesso perche' non riusciva a muoversi e non sapeva cosa stesse accadendo, e fu in quell'istante che le voci parlarono: Per tutte le anime che hai salvato, non pretendendo mai nulla per la tua, per tutte le sofferenze che hai patito nella tua triste esistenza, per aver pagato con la solitudine e la sofferenza tutte le tue colpe, noi ti doniamo la redenzione dei peccati, perche' tu possa finalmente vivere la tua vita, provare tutte le gioie di cui ti sei sempre privato ed avere finalemte la felicita' che ti spetta con la donna che ami. "Aspettate! Io non la voglio...la donna che amo, tutte le persone che ho amato, non esistono piu', non ho piu' alcuna ragione per..." Le voci proseguirono la loro sentenza incuranti delle sue parole e dissero infine: Tornerai indietro nel tempo,in un giorno lontano, dimenticando ogni cosa, un tempo in cui non conoscerai sofferenza, ne' solitudine, un tempo in cui le sole cose di cui sarai a conoscenza saranno l'amore e la felicita'. Sii felice anima persa ...e vivi! " La luce lo investi' completamente cancellando in un solo istante quel luogo e lui stesso. ******************************** EPILOGO Los Angles, 1999 Quella sera l'Oblique era stracolmo di gente ma la ragazza bionda seduta al bancone noto' comunque il ragazzo appoggiato li' poco distante da lei. Era cosi' carino...se solo avesse avuto il coraggio di rivolgergli la parola... Dopo pochi attimi si fece coraggio e gli si avvicino' piano. "Ciao! Sei...sei qui da solo?" disse incerta. Il ragazzo si guardo' intorno per essere certo che si fosse rivolta a lui e quando ne ebbe la certezza , sorridendogli le rispose: "ciao, beh, si', sono qui da solo, questa sera pare che gli altri mi abbiano dato buca!" La ragazza sorrise soddisfatta. "bene...ehm, cioe' volevo dire...non importa, io sono Kate e tu? " "Il mio nome è William, ma tu se vuoi puoi chiamarmi Liam" Disse sfoderandogli un sorriso malizioso, mentre dentro di se' pensava che quella ragazza era davvero carina, era stata un'ottima idea andare in quel locale, quella sera. -FINE- |