Il dolore è sorprendente, più di quello che
abbia mai sopportato, e ancora, in qualche modo, ne è
estraneo, come se stesse guardando se stesso dall' esterno. La
luce del sole esce riversandosi da lui, labbra e mani e cuore,
è
come se la sua anima sia un lampo che è stato confluito in raggi
potenti, accecando tutto, illuminandolo tutto.
Il mondo si sta trasformando in polvere intorno a lui, e lui
ne è la causa.
Ride, nonostante la sua gola sia sommersa da luce e non vi
sia alcun suono.
E' felice per la prima volta in molti anni; si sente se stesso,
per la prima volta in tre anni. No, per la prima volta da quel
vicolo di Londra. Pensa di poter piangere, ma la disperazione
non ha davvero posto in questo inferno.
Il soffitto sta crollando, e si accorge che il pavimento sta
cominciando a cedere. Spera che
Buffy sia riuscita ad uscire sana e
salva. Sa che lei non lo ama - non come voleva lui - ma
anche così va bene. Lei è forte, ce la farà.
Ce la fa sempre.
Il suo corpo si sgretola, ma non v'è più alcun dolore, solo un
fulgido senso di leggerezza, che crede
potrebbe essere la porta al paradiso. Paradiso o no, non
può evitare di pensare ad un'ultima piccola cosa meschina. Il suo
viso si dissolve con un sorrisetto di
soddisfazione, perché lui ha qualcosa che
Angel non ha: Redenzione.
FINE
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