Sai, penso
spesso a lui.
Nelle notti in cui giaccio da sola nel mio letto, non ancora
pronta perché il sonno si impossessi di
me. Strano abbastanza, è questo momento in particolare che mi
ricorda di lui. Ho dormito nelle sue braccia.
cosa? Solo
un
paio di volte. Ma sembrava che fosse come un'abitudine, come
qualcosa da cui potevo dipendere. Ero
insicura e allo stesso tempo così serena.
Una
contraddizione
del genere. E questa era in pratica la
definizione di Spike.
Ho sempre pensato alla morte come un evento terribilmente tragico.
Ripenso a Jenny Calendar e
a Angel e a
mia madre e a Tara. anche a me stessa,
e vedo dolore e disperazione. Quelle volte sono state
caratterizzate da accecante angoscia - il tipo di cose
per cui hai pianto disperatamente e poi
ha pianto ancora un altro po'. Non è sempre toccato a me
sopportare il peso della perdita, ma potevo
ancora avvertirlo negli altri come una forza palpabile e
risucchiante.
Ma
non c'è stata sofferenza quando è morto Spike.
Questo mi ha confuso decisamente più di
quanto l'angoscia accecante abbia mai fatto. Per un po' ho
immaginato che dimostrasse che lui aveva ragione,
che
non lo amavo. Mi ha fatto solo sentire orribile, e non nel modo
che volevo. Perché Spike era un buon
uomo, e meritava davvero di avere qualcuno che
rimpiangesse la sua morte. So che lui ha sommerso di
lacrime la mia
tomba.
Ma
poi mi sono resa conto di qualcosa. Non è perché sono senza cuore
o anche perché non lo amo che la sua morte non mi ha colpito
come è successo con gli altri. E' stato
perché lui era diverso, perché lui era Spike.
Era pronto a morire, ed era sereno e mi amava. Non penso
onestamente che avrebbe voluto lacrime.
(Beh, forse un paio solo per finta. Ha
sempre avuto questa preferenza per le arie drammatiche).
Ma il suo desiderio non è mai stato
arrecarmi dolore o disperazione. Mi ha dato anzi amore e forza, ed
è quello che sta facendo anche ora. E' per
questo che le sole lacrime che ho versato sono state una o
due ad intervalli casuali in affettuoso ricordo.
Come, proprio l'altro giorno, eravamo seduti
tutti insieme a parlare, e Xander
e io abbiamo fatto tutti quei commenti che sapevo essere stupidi,
e mi aspettavo che arrivasse una fastidiosa replica dal vampiro
che stava sempre lì nell'ombra. I miei occhi si sono riempiti di
lacrime dopo che è seguito solo il silenzio completo a quello che
ho detto, e Xander se
ne è accorto e aveva quasi le stesse
lacrime. Perché anche Anya non avrebbe
lasciato perdere il suo scherzo senza aggiungere qualcosa sul
denaro o gli
orgasmi. Xander non ha mai capito
Spike, ed io non ho mai capito
Anya, ma entrambi abbiamo provato la
stessa cosa. Eravamo entrambi orgogliosi di come se
ne erano andati. Alla fine, avevano
entrambi sconfitto i loro demoni.
Così, non era la loro morte a renderci tristi, erano solo le
piccole cose, i piccoli vuoti che avevano riempito e che ora sono
di nuovo spazi vacanti.
E,
dio, Spike non avrebbe mai lasciato
passare quel commento senza qualche doppio senso e quel suo
sguardo sexy.
Questo è quello che mi scuote davvero di notte.
Non che Spike non
sia qui e io non possa abbracciarlo.
Che Spike non sia da nessuna
parte. Non c'è più alcun
Spike. Queste parole sembrano così
sbagliate. Che qualcosa
irritantemente
(e meravigliosamente) persistente come Spike
se ne sia finalmente andato da questo mondo.
Come se avessi appena scoperto un errore fondamentale
nell'universo stesso. Questo mondo ha senza dubbio bisogno
di uno Spike per funzionare, e
improvvisamente non ce n'è più uno. Una luce si è spenta, e niente
potrà mai prendere il suo posto, e.
Guarda, è adesso che ho davvero bisogno di
Spike. E' sempre in momenti come questo, quando sono troppo
presa dal mio rimuginare, che lui direbbe qualcosa di così
oltraggioso che potrei solo sorridere. Era solo questa
piccola
cosa di cui nessun altro era mai stato capace.
Angel mi faceva sempre sorridere
riguardo le cose del giorno - la
caccia, la scuola, i problemi insignificanti del momento. E
Xander ci riesce sempre quando sta per
arrivare un disastro spaventoso; non c'è nessuno di meglio da
avere al tuo fianco prima di un
apocalisse. Ma
Spike. Spike era l'unico che mi
ha fatto ridere quando i demoni erano dentro di me,
e.
"Se vuoi un demone dentro di te proprio ora, amore, sarei felice
di esserti d'aiuto."
Posso quasi sentire la sua voce suggestiva
nella mia mente, e rido. Questo è
esattamente il genere di cosa che avrebbe
detto per alleggerire il tono del discorso. Probabilmente
mi trasformerebbe da malinconica a scocciata, ma lui mi
riporterebbe sempre in forze. Così
perfettamente, stranamente Spike.
Dio, mi manca.
Ha detto che non lo amo. In un certo modo, aveva ragione. Non lo
amo come lui ama me in quel modo 'è
così e basta'. Non sono ancora pronta
a trovare quel 'basta'.
Ma non significa che non lo amo. Amo il
modo in cui sa sempre farmi sorridere quando le cose sembrano
spaventose, e amo come riesce a guardare dentro i miei occhi e mi
rivolge quel piccolo, timido sorriso vulnerabile, e amo la
seduttiva sensualità che riposa
naturalmente sulle sue spalle e.
er, altre parti, e
amo quando si lancia in quei suoi discorsi pieni di
entusiasmo, e amo il modo in cui sorride e come piega la testa di
lato e i capelli ossigenati e la pelle che usa come scudo contro
il mondo e.
Io lo amo. Non come mi amava lui e non in un
modo platonico, ma in qualche strano modo che è unicamente
Spike. Come se dovessi cercare
un altro modo di amare per trovare il posto giusto per lui nel mio
cuore.
A volte mi domando se avrei dovuto battere di più su questo in
quegli ultimi attimi prima della fine.
Un ultimo veloce sfiorarsi di labbra, o.
No, questo avrebbe troppo dato l'impressione di un addio.
E, stranamente, nonostante l'enorme cratere che ora resta lì come
ricordo degli ultimi momenti del mio amante, non ho l'impressione
che ci siamo ancora detti addio.
Anche nei nostri momenti peggiori -
dio, era quando cercavamo di ucciderci o mentre ci baciavamo? -
c'era sempre questo legame.
Lo odiavo così tanto, ma qualcosa ci attirava sempre verso
l'altro. C'era qualcosa.
Non ho mentito ad Angel. Non sono
ancora pronta a dichiarare a qualcuno il mio amore indefesso.
Ma se penso al mio futuro.
Vedo così tante possibilità. Ci sono così tante scelte, così tante
realtà, e non mi spaventano. Sorrido pensandoci perché so che,
qualsiasi cosa succeda, tutto andrà per il meglio. E tra loro c'è
anche l'immagine di me di nuovo
tra
le braccia di Spike, e non penso
onestamente che sia credere solo ciò che desidero. C'è una
connessione tra noi - un legame - e, più di quanto io sia mai
stata sicura nella mia vita, sono sicura che le nostre strade
sono
destinate
a rincontrarsi. Non so se sarà in questa vita o in un'altra – non
sono mai stata davvero brava in filosofia - ma
Spike e me non siamo un capitolo
chiuso.
Non potremmo mai stare completamente insieme, ma ci
sarà sempre. qualcosa. Questa piccola
parte di me che ora è solamente
riservata per Spike, proprio come il
posto che ho per Angel. Lo stesso ma
diverso, e soprattutto, sempre lì senza mai scomparire.
Chiudo gli occhi e ripenso ai suoi ultimi momenti senza alcun
rimpianto. Ha riso davanti alla fine? Sono abbastanza convinta che
sia stato così. Non
aveva
paura. Cavolo, ha sempre odiato Sunnydale.
Scommetto che proprio ora sta ridendo per essere riuscito a farla
esplodere. Non credere che non abbia
capito
quel suo ultimo trucchetto. Doveva
proprio buttare giù il cartello stradale 'Benvenuti a
Sunnydale' un'ultima volta, vero? Solo
un piccolo modo di farmi sapere che anche dopo l'esplosione, lui
era ancora lì.
So che la Bocca dell'Inferno è scomparsa. So
di essere libera dal destino della Prescelta ora. Ma.
C'è questa espressione che ho sentito
dire da Giles e
Willow in alcuni momenti. "Nature
abhors a vacuum." E questo è
ciò che era rimasto quando
Spike è morto. C'era così tanto che
non capivo in quegli ultimi momenti,
così
tanto che mi confondeva, ma.
In qualche modo, nonostante la logica senza pietà dell'universo
stesso, lui mi ritroverà. E' troppo cocciuto
per lasciare che qualcosa di triviale come la morte lo
fermi.
Non so cosa farò nel futuro. Se
Spike cadesse improvvisamente nelle
mie braccia proprio in questo momento, lo amerei? La risposta
migliore che posso
dare
è forse. Ma quando arriverà il momento, quando
scoprirò realmente chi sono e sarò pronta.
non ho nessun dubbio che
Spike troverà un modo per essere lì.
Non rinuncerà a me così facilmente. Un giorno, quando meno me lo
aspetto, irromperà nuovamente nella mia vita, sarà il seccatore
che non è altro, e mi ricorderà daccapo perché lo amo.
Persistentemente come una qualsiasi forza della natura.
Così non sono triste.
Lui sarà sempre quello che ritorna da me.
E' per questo che
non è stato un addio.
FINE |