Fall to pieces

Episodio 1.04
Traduzione di Halbarad

In esclusiva per il sito e Due Uomini e una Gatta. Per qualunque altro uso, scrivetemi!

Angel- Episodio 4 - Cado a pezzi -
Cordelia sta entrando nell’ufficio portando la posta.
Cordy: “Uh, guarda tutte quelle bollette: acqua, elettricità, e la mia preferita da sempre: l’affitto. Cosa mi manca?”
Doyle: “Niente, a quanto vedo.”
Cordy: “Doyle, cerca di fare attenzione.”
Doyle: “Sto facendo attenzione, principessa. Abbiamo solo bisogno di entrate per pagare le uscite qui.”
Cordy: “Esattamente! Sai, questi sono affari, e dovremmo trattarli come tali. Dovremmo farci pagare. So che Angel lavora giorno e notte per aiutare la gente a combattere i loro demoni personali, ma a me serve un aumento!”
Doyle: “Un aumento? Da quanto lavori per lui, circa 20 minuti?”
Cordy: “Un mese, e io ho delle necessità.”
Doyle: “Necessità.”
Cordy: “Una persona ha bisogno di certe cose ... firmate.”
Doyle: “Personalmente non penso che ti serva molto nel campo dei vestiti. Ma hai ragione, e sono d’accordo. Angel deve iniziare a farsi pagare. E’ solo che lui odia parlare di soldi con i clienti. Fa la parte dell’eroe, allontanandosi nell’oscurità con il suo lungo cappotto che ondeggia dietro di lui in modo misterioso e attraente.”
Cordy: “E’ un momento intimo? Se vuoi ti posso lasciare solo.”
Doyle: “No, no, non sto dicendo che io sono attratto. Dico solo che vuole trasmettere una certa immagine e chiedere soldi non ne fa parte. E’ molto sensibile su questo.”
Cordy si alza (l’ascensore si apre): “Oh, eccolo che arriva. OK, adesso ci imporremo.”
Doyle si alza: “Sì, ci imporremo.”
Cordy: “Non appena avrà preso il caffè.”
Doyle: “Giusto.”
Angel entra: “ ‘giorno.”
Doyle e Cordelia lo fissano: “ ‘giorno.”
Angel si versa una tazza di caffè, beve e fa una smorfia: “Cos’è questo?”
Cordy: “Caffè della settimana scorsa. Fai finta che sia un espresso.”
Angel: “Penso che il mio esofago si stia sciogliendo.”
Doyle: “Ci hai proprio resi orgogliosi in queste ultime settimane, combattendo il male eccetera.”
Cordy: “Sì, sei stato fantastico! Hai salvato gente a destra e a sinistra ...”
Angel li interrompe senza guardarli: “Non mi sento a mio agio a chiedere soldi alla gente.”
Cordy: “E allora abituati! (Angel la guarda) Intendevo in modo sensibile.”
Doyle: “Guarda, amico, so che non è la cosa che preferisci, ma devi fare quello che è giusto.”
Angel: “Tu pensi che sia giusto chiedere soldi alla gente nei guai.”
Doyle: “No.”
Angel: “Allora siamo d’accordo.”
Doyle: “No.”
Angel: “Non siamo d’accordo.”
Cordy: “Decidetevi, va bene? (la faccia di Doyle si deforma per il dolore e si aggrappa al tavolo) Doyle? (Angel va verso di lui) Oh oh, crampi da visione in arrivo.”
La scena passa a delle immagini sfocate di un ufficio e di una donna coi capelli castani.
Doyle: “Penna ... carta. (Cordy gliele porge) Scotch single-malt.”
Angel gli versa un bicchiere: “Cos’hai visto?”
Doyle: “Melissa Burns, lavora alla Pardell Paper Products.”
Cordy sfoglia la rubrica telefonica: “Melissa Burns.”
Angel: “Che aspetto aveva?”
Doyle: “Migliore del mio. (beve un sorso dal bicchiere, fa una smorfia) Questo non è single-malt, è polymalt!”
Cordy: “OK, Pardell Paper Products. 200 Wilshire Boulevard.”
Angel afferra il suo cappotto e lo indossa: “Penso che andrò a lavorare.”
Doyle lo guarda mentre lascia l’ufficio (al rallentatore), il cappotto che svolazza dietro di lui. Cordelia guarda Doyle.
Doyle: “Forse sono un po’ attratto.”

Sigla

La scena passa all’ufficio di Melissa. C’è una torta sul tavolo con su scritto “Buon Compleanno Benji”.
Melissa: “Ho detto Penny. Sono stata molto chiara al telefono! Ho anche fatto lo spelling. Va bene. Lo sistemerò. Ecco (passa a un tipo vicino a lei un pacco di candele) tu sistema queste.”
Melissa toglie una parte della B con il dito mentre l’altro tipo mette le candeline sulla torta.
Ragazzo: “OK, perfetto.”
Melissa: “OK, accendile.”
Ragazzo: “Sto accendendo, sto accendendo! Uhm, e la J?”
Penny entra: “Cosa succede?”
Il ragazzo e Melissa insieme: “Buon compleanno!”
Penny: “Oh, è così dolce! (Guarda la scritta) Sei qui solo da un mese e sai già quattro lettere del mio nome.”
Melissa: “E’ che ...”
Ragazzo, ridendo: “Sì!”
Melissa: “Beh, pensiamo che dovresti chiamarti Penji d’ora in poi. Pensiamo che ti stia meglio!”
Ragazzo: “Esprimi un desiderio!”
Penny: “OK, aspetta (soffia sulle candeline).”
Ragazzo: “Sì!”
Melissa porge un vaso con una pianta a Penny: “E ti ho portato questo. Ho dipinto io il vaso, quindi puoi anche romperlo accidentalmente.”
Penny lo accetta sorridendo: “Oh, non essere stupida. Grazie!”
Un ragazzo di colore entra con un mazzo di fiori bianchi.
Melissa: “Oh, guarda lì! Sembra che il mio piccolo filodentro sia appena stato surclassato.”
Penny: “Oh, non è possibile. Non conosco nessuno con dei gusti così buoni!”
Il ragazzo di colore consegna il biglietto a Melissa: “E hai ragione. Sono per Melissa.”
Penny e il ragazzo: “Ooh.”
Melissa prende il biglietto: “Chi li manda?”
Ragazzo di colore: “Non so. Il fattorino di Ned’s Flowers.”
Melissa guarda il biglietto e sembra spaventata.
Ragazzo di colore: “Qualcosa non va?”
Melissa guarda su e scuote la testa: “No.” Si allontana dagli altri.
Ragazzo: “Nessuno mi manda mai dei fiori.”
Melissa prende un botticino di pillole dalla sua borsa e lo nasconde in mano. Poi dice a Penny: “Terresti d’occhio i miei telefoni?”
Penny: “Oh, certo cara.”

La scena passa a Melissa che entra in bagno. Si guarda nello specchio, e prende delle pillole.
La scena passa a Melissa che va nel parcheggio. Angel aspetta nell’ombra vicino alla sua macchina.
Angel: “Melissa (lei si gira, poi fa un sospiro sollevato). Mi dispiace, non volevo spaventarti.”
Melissa va verso la sua macchina: “Oh, pensavo che fosse qualcun altro.”
Angel la segue: “Va tutto bene?”
Melissa: “Si’.”
Angel: “Mi chiamo Angel. Sono della sicurezza privata.”
Melissa si volta: “Scusa?”
Angel estrae un biglietto da visita e lo tiene in mano: “E’ ... è quello che faccio. Il mio lavoro.”
Melissa: “E te ne vai in giro nei parcheggi sotterranei a dirlo alla gente perchè ...?”
Angel le porge il biglietto: “Penso che potresti avere bisogno del mio aiuto.”
Melissa lo guarda un momento poi prende il biglietto: “Non penso di potermi permettere una guardia personale.”
Angel: “Non si tratta di soldi. Vedi, aiuto solo la gente ... quando a volte la polizia non può.”
Melissa sale in macchina: “Solo per il tuo buon cuore?”
Angel: “Non mi sto spiegando molto bene.”
Melissa: “No, ma grazie.”
Angel, mentre lei sta per allontanarsi: “Se hai bisogno di qualunque cosa, chiama quel numero!”

La scena passa all’ufficio di Angel.
Angel: “L’ho spaventata.”
Doyle: “Mi sembra che lei fosse spaventata anche prima.”
Angel, camminando: “Incuto timore? Voglio dire, metto a disagio le persone?”
Cordy: “Beh, per essere un vampiro, sei piuttosto coccoloso. Forse dovresti pensare a ravvivare lo stile nero su nero.”
Angel (a Cordy): “Forse dovresti parlarle. Si sentirebbe più al sicuro.”
Cordy: “Quando ci assumerà, lo farò.”
Doyle: “Cordelia ha ragione.”
Angel: “Non penso. Ho la brutta sensazione che dovremmo farlo adesso. (va verso di loro e si sporge sul tavolo) Non dovrebbe essere una questione di soldi.”
Doyle: “Non lo è.”
Cordy: “Si’, dovresti ascoltare ... (guarda Doyle) Non lo è?!”
Doyle: “No, si tratta di fare la cosa migliore per le persone che hai aiutato (Angel si raddrizza). La gente si aggrappa a un misterioso salvatore. E puoi dargli torto? Ma se sei solo un uomo che svolge un lavoro, e si fa pagare, loro sentono di aver pagato il loro debito con te e possono andare avanti ... in modo indipendente.”
Cordy (a Doyle): “Sei molto più sveglio di quello che sembri. (Doyle la guarda) Ovviamente sembri un ritardato.”

La scena passa a Melissa che si avvicina a un bancomat. Cerca di prelevare, ma il suo codice è errato. Riprova. Un tipo alto con un bel vestito, capelli grigi e un po’ pelato le si avvicina.
Ronald: “Non funzionerà. Ho cambiato il tuo codice. (Le sorride) Cioè, Melissa, il tuo compleanno? E’ il primo numero che un ladro proverebbe.”
Melissa: “Cosa ci fai qui?”
Ronald inserisce un numero nel bancomat: “L’ho cambiato in 3599. Il giorno in cui ci siamo incontrati.”
Melissa: “Devi smetterla di comportarti così.”
Ronald: “Smettere di occuparmi di te? Perchè?”
Melissa: “Non so cosa vuoi.”
Ronald: “Oh, io voglio solo che tu sia felice e in salute, sciocca. A proposito, stai dimagrendo? Penso che siano i tranquillanti. Quanti ne hai presi nel bagno dell’ufficio oggi, 3?”
Melissa: “Come fai a sapere cos’ho fatto ...”
Ronald la interrompe: “Devo essere onesto. Non mi sembra che ti stiano facendo bene per l’ansia. Ti ho prescritto un integratore di Calcio e Selenio. L’hai preso?”
Melissa: “Io ...”
Ronald: “No, li hai buttati nel cassetto appena arrivata a casa. Queste cose sono per il tuo bene.”
Melissa: “Perchè non mi lasci stare e basta?”
Ronald la fissa: “Come possono due persone che si amano lasciarsi stare?”
Melissa: “Che si amano?! Ronald, siamo usciti una volta ...”
Ronald: “Tesoro, tesoro, non ti arrabbiare! Io prendo gli impegni molto seriamente, e so che lo fai anche tu. Hai avuto una giornata dura al lavoro? E’ per questo? (suona il cercapersone) Oh, chirurgia. Devo scappare. (prende i soldi dal bancomat e glieli porge) Oh, non dimenticare i tuoi soldi, tesoro. (Lei prende i soldi esitante, ma quando lui si sporge per baciarla si ritrae. Lui si allontana) Ci vediamo stasera.”

La scena passa all’ufficio di Angel. Squilla il telefono.
Cordy: “Angel Investigations. Aiutiamo chi è senza speranza. (Guarda Angel mentre ascolta) Beh, direi anche subito. (Riattacca) Sta arrivando.”
Angel si guarda il maglione nero: “Devo cambiarmi la maglia.”

La scena passa a Melissa, seduta nell’ufficio di Angel che beve caffè.
Melissa: “Va avanti da quasi 7 mesi, ormai. Non era così brutto all’inizio.”
Angel (che indossa un maglione bianco): “Come si chiama?”
Melissa: “Dr. Ronald Meltzer. E' un neurochirurgo. Avevo un nervo infettato, dietro all’occhio destro. Mi ha operata, mi ha salvato l’occhio. Più tardi mi ha chiesto di uscire insieme. Non volevo, però ...”
Cordy (che sta prendendo appunti): “Ti aveva aiutata, ti sei sentita obbligata. (Melissa annuisce). Poi, è un dottore.”
Melissa: “Quindi abbiamo bevuto un drink, una volta sola, e poi ha iniziato a telefonarmi spesso. Poi ha iniziato a comparire nel mio ufficio, a casa mia, dicendo che avevamo un rapporto speciale, che ci saremmo dovuti sposare.”
Angel: “E poi è peggiorato?”
Melissa: “So che sembra stupido, ma sento che mi osserva ... tutto il giorno. Oggi in ufficio, sapeva che avevo preso lo Xanitab quando ero da sola in bagno. Cioè, come ha fatto a vederlo? E’ proprio ovunque. Non penso di poterlo sopportare ancora.”
Angel: “Beh, ti aiuteremo.”
Cordy: “Decisamente, e per un prezzo ragionevole.” Si prende un’occhiataccia da Angel.
Angel: “Doyle si assicurerà che tu arrivi a casa sana e salva.”
Melissa: “Grazie. Voi ragazzi siete stati molto gentili ad ascoltarmi. (beve un sorso di caffè) E’ terribile.”
Doyle: “Sì, ce ne occuperemo noi.”
Melissa posa la tazza e si alza: “No, intendevo il caffè. (si gira prima di raggiungere la porta) Angel, come facevi a sapere che mi serviva aiuto?”
Angel: “Ho un amico al dipartimento di polizia.”
Doyle ad Angel mentre segue Melissa fuori: “Ci vediamo dopo.”
Cordy: “Te lo immagini? Un dottore ... ti esaminano il corpo ... conoscono ogni centimetro di te. (Trema) Ugh!”
Angel: “Come ci riesce? Come fa a vederla quando è da sola, in privato? E’ invisibile? O una specie di fantasma? Forse si può fare una proiezione astrale.”
Cordy: “Forse ha un complice ... o una telecamera nascosta. Non tutto deve essere spettrale e supernaturale, sai.”
Angel: “Non tutto, ma Doyle ha avuto una visione.”
Cordy: “Che l’ultima volta ha portato a un demone che cambia sesso e corpo e ti strappa le interiora, giusto. Immagino che non ti chiamino per i casi di tutti i giorni.”
Angel si siede a pensare: “La vede anche se non è con lei. Ma come?”
Cordy si gira per uscire: “Okay, pelle, quando vuoi smettere di rabbrividire per me va bene.”

La scena passa a Melissa che chiude le tende nella sua camera da letto e si spazzola i capelli davanti allo specchio.
LA scena passa a Ronald da solo nell’oscurità nel suo ufficio che beve uno scotch. C’è una foto di Melissa davanti a lui sul tavolo.
La scena passa a Melissa che si spoglia.
La scena passa a Ronald che ha una mano appoggiata sul naso.
La scena passa a Melissa che si spoglia ancora.
La scena passa a Ronald che abbassa la mano. La sua orbita destra è vuota.
La scena passa a un bulbo oculare che galleggia nell’aria con qualche nervo che pende da dietro, La telecamera gira per mostrare Melissa che si toglie gli slip, la schiena rivolta all’occhio.

La scena passa a Angel che si dirige verso la scrivania di Kate al dipartimento di polizia.
Angel: “Ciao, Kate.”
Kate si alza e incrocia le braccia: “Angel. Uhm, ciao. E’ bello vederti.”
Angel: “Anche per me.”
Kate: “Beh, giudicando dal tuo disagio, direi che stai per chiedermi di uscire insieme, oppure ti serve un favore. (Angel la guarda) E credo proprio che si tratti di un favore. (Si siede) Allora chiedimi, e vediamo cosa posso fare.”
Angel si siede: “Una ragazza ... una cliente. La stanno pedinando, e penso che la cosa potrebbe farsi brutta.”
Kate: “La stanno pedinando? Allora è già brutta. Come si chiama?”

La scena passa a Doyle che accompagna Melissa al lavoro.
Melissa: “Sai, non devi per forza stare con me tutto il giorno.”
Doyle: “Proteggere e servire. E’ il mio mestiere. Sempre se non sono in mezzo ai piedi.”
Melissa: “Oh, no. Mi piace. Sempre se non ti annoi.”
Doyle: “No, no. Va bene. Ho un rebus qui che mi terrà occupato, tristemente, per tutto il giorno.”

Melissa si siede alla sua scrivania: “Mi sento meglio con voi tutti che vi occupate del mio caso. Penso che Angel abbia gestito molti casi come questo.”
Doyle: “Dozzine. Centinaia. Dozzine di centinaia.”
Melissa: “Wow, succede così spesso?”
Doyle: “Beh, esattamente come il tuo? Non proprio cosi’ tanti. Ma proteggere giovani donne come te? Sì, ce ne sono stati ... ehm ... 4. E 3 di loro sono decisamente vive. (Lei fa uno sguardo scioccato e lui velocemente indica una foto sulla scrivania) Quella sei tu?”
Melissa: “Ah, sì. Sto facendo bungee jumping.”
Doyle prende la foto: “Ho sempre pensato di farlo, ma allo stesso tempo mi rifiuto decisamente, quindi ancora non ci sono andato.”
Melissa: “E’ divertente. Fa paura.”
Doyle posa la foto e si siede: “Non mi sembri il tipo che ama il pericolo.”
Melissa: “Beh, una volta ... sai, facevo un sacco di cose ... prima ...”
Doyle: “Non ti preoccupare. Quando Angel avrà finito con questo caso posso garantirti che vorrai di nuovo buttarti giù da un ponte.”

La scena passa a Kate che si avvicina alla sua scrivania con una cartella in mano.
Kate: “La tua ragazza ha fatto rapporto due mesi fa. Il dottore ha risposto e ha negato tutto. (Si siede) I suoi avvocati hanno fatto molto rumore. Oh-oh.”
Angel: “Cosa?”
Kate: “I suoi avvocati. Wolfram and Hart. Conosci il nome?”
Angel: “L’ho sentito.”
Kate: “Sì. Sono la compagnia in cui anche Johnny Cochran è troppo etico per entrare. Hanno addirittura emesso un ordine di diffida contro di lei. Molto bello. Non c’è nessuna prova di violenza da parte del dottore.”
Angel: “Per ora.”
Kate: “Pensi che scoppierà?”
Angel: “Sì.”
Kate: “Metterò una guardia sotto il suo palazzo. Ma probabilmente non potrò lasciartela per più di un paio di giorni.”
Angel: “Grazie. Sarà d’aiuto.”
Kate: “E la tua cliente, sta bene?”
Angel: “E’ terrorizzata. La tiene sulla corda già da un po’.”
Kate: “Allora farai meglio ad aiutarla a arrabbiarsi, perchè è l’unico modo che ha per combatterlo.”
Angel: “Beh, spero che sarò io a combattere. Per questo mi ha assunto.”
Kate: “Non è questo che intendo. Questo tipo potrebbe finire in galera domani, Angel, e ucciderla ancora nei suoi sogni tutte le notti. Ho messo dentro diversi di questi pazzi e la cosa più difficile è sapere che lui sta ancora vincendo. Lei ha ancora paura. Lui le ha portato via la forza e nessuno può ridargliela tranne lei stessa.”

La scena passa a Angel che cammina nel corridoio di una clinica privata. Si infila nell'ufficio del Dr. Meltzer e inizia a guardarsi intorno. Sente il dottore che si consulta con un paziente attraverso la porta semi aperta. Controlla la sua libreria e tira fuori un libro intitolato "Tutto è possibile". Ha una dedica personale sulla prima pagina.
Il Dr. Meltzer entra: "Cosa sta facendo nel mio ufficio?"
Angel con la schiena verso il dottore si infila il libro nella tasca interna della giacca e mentre si gira estrae un biglietto da visita dalla stessa tasca e lo porge al Dr. Meltzer.
Angel: "Il mio nome è Jensen. Devo parlarle."
Ronald prende il biglietto: "Allora prenda un appuntamento. Non può irrompere qui così."
Angel: "Non ho tempo per gli appuntamenti. Mi hanno detto che lei può fare cose che nessun altro sa fare."
Ronald prende la cornetta: "Non lo saprà mai. Sto chiamando la sicurezza."
Angel: "Mia moglie ha un tumore maligno che le comprime il bulbo oculare. Morirà se nessuno avrà il coraggio di operarla."
Ronald riattacca il telefono: "Quello di cui mi parla è una procedura molto difficile e pericolosa. Potrei perdere la licenza. Ora, capisco la sua situazione, ma non posso aiutarla."
Angel prende la foto di Melissa dalla scrivania e la mostra a Ronald: "Cosa significa questa donna per lei?"
Ronald: "Cosa?"
Angel: "Chi è, sua moglie, la sua ragazza? Chi è?"
Ronald: "E' la mia fidanzata."
Angel: "Bello. Avete deciso la data?"
Ronald: "Uh, ah, ci stiamo pensando."
Angel: "L'ha saputo subito? Che lei era quella giusta?"
Ronald: "Non vedo come questo abbia a che fare con ..."
Angel: "Glielo spiego. Sa cosa vuol dire essere così unito a qualcuna da non sapere dove lei finisca e tu cominci? (gli mostra la foto di Melissa.) Morirebbe per lei?"
Ronald: "Sì."
Angel: "Allora capirà che non ho intenzione di giungere a compromessi. Non ho intenzione di vederla soffrire e morire mentre la legge si aggiorna con la scienza. Quello che ho intenzione di fare è pagarle tutto quello che serve. Ci pensi. La prego."

La scena passa al Good Samaritan Hospital. Cordy sta interrogando un'infermiera.
Infermiera: "Un altro articolo su Meltzer."
Cordy: "Beh, i lettori del ... uhm (dà un'occhiata a delle riviste) giornale della diagnostica orto-eccetera sembrano ammirarlo molto."
Infermiera: "E' una persona affascinante. Prima che diventasse un chirurgo oculistico era specializzato in ortopedia. Ha sviluppato degli acceleratori per i nervi e i vasi sanguigni che hanno aiutato molte persone."
Cordy: "Come funzionano?"
Infermiera: "Quando si taglia un arto c'è poco tempo per riattaccarlo prima che si atrofizzi."
Cordy: "Bleah!"
Infermiera: "Cosa?"
Cordy: "Niente, vada pure avanti."
Infermiera: "Il lavoro del Dr. Meltzer ha allungato molto quel lasso di tempo. In più è uno dei migliori a ricucire i nervi tagliati."
Cordy: "Quindi è bravo con il taglio e cucito. Le è mai sembrato un maniaco pericoloso?"
Infermiera: "Cosa? Che razza di articolo sta scrivendo?"
Cordy: "Devo essere onesta con lei. Potrebbe non essere un bell'articolo. Non mi piace il modo in cui tratta le donne. Non farò il suo nome, ma solo tra noi ... qual è la verità su questo tizio?"
L'infermiera si guarda attorno: "Non è molto generoso. Non divide le sue tecniche con la comunità medica e molto di quello che dice di aver fatto è piuttosto radicale."
Cordy: "Per esempio?"

La scena passa a Cordy che cammina nell'ufficio di Angel.
Cordy: "Per esempio ha riattaccato occhi. Apparentemente questo tipo può fare qualunque cosa con un coltello. L'ultima persona che vorresti che ti pedinasse. Cos'è il pedinamento, il terzo sport più popolare tra gli uomini?"
Angel mentre scrive al computer: "Il quarto. Dopo lo slittino."
Cordy: "Non capisco. Questo tipo ha molto da perdere. Cos'ha Melissa che lo trasforma in O.J. Simpson?"
Angel: "Niente. Non riguarda Melissa, riguarda l'ira. Quest'uomo ha troppi problemi per avere un rapporto con una donna vera, e non lo sopporta. Quindi si crea una fantasia su una ragazza che conosce appena. Ma alla fine anche lei lo delude. Allora le deve fare del male, perchè quando la guarda l'unica cosa che vede adesso è la propria inutilità, i propri problemi ..."
Cordy lo interrompe: "Uh, che fidanzato divertente devi essere stato nei tuoi anni da vampiro cattivo. (Si siede) D'altra parte, questo dovrebbe aiutarti a capire meglio i pazzi nel mondo."
Angel: "So come pensa questo tipo, solo non so come riesce a farlo."
Cordy: "Essere ovunque nello stesso momento?"
Angel le mostra il libro che ha preso dall'ufficio del dottore: "Vinpur Natpudan dice che tutti siamo ovunque nello stesso momento visto che siamo tutti fatti delle stesse molecole."
Cordy: "Mi ricordo di lui. Ha sollevato un gran polverone qualche anno fa in TV. Huh. Poi si è recluso."
Angel cercando sul computer: "Mando un'email al nostro recluso. Mi piacerebbe proprio parlargli."
Cordy legge quello che sta scrivendo: "Spero che riuscirà a credermi se le dico che mi serve aiuto con Ronald Meltzer. (Legge la dedica sul libro) 'Spero che riuscirà a credere ...' Questo libro l'hai rubato?"
Angel: "Sì."
Cordy: "Bene."

La scena passa ad Angel seduto in una stanza scura con Vinipur.
Vinipur: "Ha scritto nella sua email che il Dr. Meltzer potrebbe fare del male a una donna innocente. Cosa pensa che possa farci io?"
Angel: "Può aiutarmi a capirlo meglio. Non penso che lui sia come le altre persone."
Vinipur: "No, non lo è ... ovviamente non ci sono due persone uguali. Dio nella sua infinità varietà e saggezza ama rendere le cose interessanti."
Angel: "Come l'ha incontrato?"
Vinipur: "E' venuto a una delle mie lezioni. La mia tesi all'epoca era che la mente è la forza più potente dell'universo. Nell'uomo medio regola miliardi di cellule, anche se l'80% delle potenzialità del cervello sono ancora inesplorate."
Angel: "Quindi ci sarebbero molte possibilità se una persona potesse esplorare tutto quel potere."
Vinipur: "Ho presentato il Dr. Meltzer ai chirurghi psichici, yogi che possono disattivare il loro sistema somatico per giorni interi. Ma lui ci ha surclassati tutti. Prima del Dr. Meltzer i miei studi erano basati su teorie e sentito dire, ma lui ha fatto esplodere tutto. E' allora che ho smesso di insegnare."
Angel: "Perchè ha smesso di credere."
Vinpur: "No, perchè ho iniziato a credere ... completamente."

La scena passa a casa di Melissa di notte. Ronald è in piedi fuori dal recinto di metallo, e guarda dentro.
La scena passa a Melissa che dorme nel letto.
La scena passa a una macchina della polizia che si accosta al marciapiede. Un poliziotto scende.
Poliziotto: "Va bene, amico ... perchè non ti giri ... calmo e tranquillo ... e metti le mani in alto."
Ronald si gira, con le mani in tasca: "Stavo solo facendo una passeggiata."
Il poliziotto estrae la pistola: "Mani in alto, subito!"
Ronald toglie le mani dalle tasche sorridendo. Le braccia finiscono con dei monconi, le mani non ci sono.

La scena passa a una mano che si arrampica sul letto di Melissa, seguita da una seconda.
La scena passa al poliziotto che ripone la pistola.
Poliziotto: "Mi dispiace, dovevamo cercare qualcuno ... ma non sei tu."
Ronald: "Va tutto bene, agente. Sta solo facendo il suo lavoro. La capisco." Si allontana.

La scena passa alla mano che si infila sotto il lenzuolo di Melissa. Lei si sveglia, guarda sotto il lenzuolo e urla.
La scena passa al poliziotto che fa rapporto in piedi accanto alla macchina. Sente il grido e corre verso la casa. Rompe il vetro della porta e sale le scale.
La scena passa a Melissa che toglie frettolosamente la catenella dalla sua porta. Il poliziotto entra con la pistola puntata.
Poliziotto: "Cosa succede?"
Melissa: "Oh, lui ..."
Poliziotto: "E' entrato qualcuno? Signora, non posso aiutarla se non mi dice cosa è successo. Allora, è entrato qualcuno o ha solo avuto un incubo?"
Melissa indica la sua camera da letto: "Là dentro!"
Il poliziotto ispeziona la stanza e il bagno con la pistola spianata. Non c'è nessuno. Ripone la pistola.
Poliziotto: "Ok, va tutto bene adesso. Guardi, non c'è nessuno nella sua camera da letto, non c'è nessuno nel suo bagno. Adesso, se vuole iniziare dall'inizio e dirmi ..." Una delle mani lo afferra per la spalla e lo tira indietro. Melissa urla.
Poliziotto: "Oh, dio."
La scena passa a Ronald che guarda la casa da fuori con una smorfia sul viso.
La scena passa al corridoio del primo piano. Il poliziotto esce inciampando sul corridoio. Due mani lo stanno strangolando. Melissa scappa urlando giù dalle scale e fuori casa, sbattendo contro Angel.
Angel la ferma: "Sono io. Sono io."
Melissa: "Lui ... lui è là. Le sue ... le sue mani ..."
Angel: "Lo so, so cosa può fare."
Melissa: "Ha ucciso un ... per favore non lasciarmi da sola! Per favore, non lasciarmi!"
Angel: "Va tutto bene. Va tutto bene. (Melissa piange) Non lascerò che si avvicini. Sssh."
Mentre Melissa continua a piangere, vediamo Ronald che li osserva da fuori del recinto. Una mano striscia per terra e su per la sua gamba, poi si riattacca al suo braccio. Ronald dà un'ultima occhiata a Angel che abbraccia Melissa, poi si allontana.

La scena passa a un gruppo di persone affollate davanti alla casa di Melissa. Il cadavere del poliziotto viene portato fuori. Doyle porge a Melissa una tazza di caffè. Lei è avvolta in una coperta.
Doyle: "Tieni, bevi, cara. E' finita."
La scena passa a Angel e Kate che camminano.
Kate: "Non dice cose molto sensate."
Angel: "Vive nel terrore da 5 mesi."
Kate: "Tu pensi che sia il dottore?"
Angel: "Sono sicuro che è il dottore."
Kate: "Come ci è riuscito? Voglio dire, ha le inferriate alle finestre. Le telecamere di sicurezza nel corridoio mostrano solo i nostri poliziotti che entrano, e nessun sospetto per tutto il giorno. Cioè, chi è questo tipo, Houdini?"
Angel: "Qualcosa del genere."
Kate: "Ho preso le impronte. Se corrispondono al dottore, l'abbiamo preso."
Poliziotto: "Detective, può firmare i documenti del coroner?"
Kate si allontana e Angel va verso Doyle e Melissa. Doyle lo raggiunge a metà strada.
Angel: "Come sta lei?"
Doyle: "Confusa. Hanno preso delle impronte?"
Angel: "Sì."
Doyle: "Bene. Così lo possiamo mettere dentro ... per circa 90 secondi, finchè non le attraversa. (Scuote la testa) Non ci sono molte cose che mi disgustano, ma questo tipo ... che striscia sotto le coperte ... almeno c'erano solo le sue mani laggiù. Vorrei non averci pensato."
Angel: "Sta andando in pezzi."
Doyle: "Direi!"
Angel: "No, voglio dire che è fuori controllo. Adesso uccide."
Doyle: "Chiunque si metta tra lui e la sua ossessione. (Guarda Melissa) Noi non siamo tra lui e la sua ossessione? Non voglio sottolinearlo per codardia ... ma se quest'uomo non può essere imprigionato e non può essere ucciso, cosa faremo?"
Angel: "Se le parti del suo corpo stanno senza sangue e ossigeno per abbastanza tempo, si deteriorano, e non riuscirà a rimetterle insieme, anche se conosce la chirurgia psichica."
Doyle: "Allora cosa intendi dire? Lo rompiamo e lo inscatoliamo?"
Angel: "Ovviamente è solo una teoria."
Doyle: "Hmm. Cosa facciamo nel frattempo?"
Angel guarda Melissa: "La proteggiamo."

La scena passa a Doyle che mette del nastro adesivo su un condotto d'aria nell'appartamento di Angel.
Doyle: "Non è il massimo per la ventilazione, ma non voglio che entri qui. (Cordy lo tocca e lui sobbalza) Cosa ..."
Cordy: "Volevo solo sistemarti il colletto."
Doyle: "Sì, bene, che ne dici se lo lasciamo piegato finchè questa cosa non è risolta?"
Entrano nell'altra stanza dove Angel e Melissa siedono a un tavolo.
Melissa beve una tazza di thè: "Non capisco come ... cioè, questo non può succedere. Quello che ho visto ... dovete pensare che io sia pazza."
Angel: "No, ti credo."
Melissa: "Ma non è possibile. Voglio dire, lui può veramente ..."
Angel annuisce: "Sì. Ti ricordi che ti ho detto che ogni tanto gestisco cose che la polizia non può gestire? (Melissa annuisce) Questa è una di quelle cose. Mi occuperò io di lui. Doyle e Cordelia resteranno qui con te. Voglio che tu cerchi di riposarti."
Doyle assicura la chiusura della botola che va nelle fogne. Cordelia porge a Melissa un fazzoletto.
Melissa: "Grazie, ma non piangerò più. Almeno spero di no. Sono stanca di piangere e di avere paura."
Angel: "Non devi avere paura."
Melissa: "State mettendo tutto quel nastro adesivo per divertimento?"
Angel: "Sei sopravvissuta all'inferno negli scorsi mesi e sei ancora qui, mentre lui sta andando in pezzi e non è in grado controllarti. E' lui il debole. Tu sei forte."
Cordy: "Dovresti ascoltarlo, Melissa. Sa quello che dice. Ha pedinato molti (Angel e Melissa la guardano) ... libri sull'argomento. (A Angel) Posso parlarti sopra un momento?"

La scena passa a Cordy e Angel che salgono in ascensore.
Cordy: "Ok, Melissa sta qui con noi, va bene, ma la parte in cui tu ti occupi del dottore ... Quel tipo è veramente pericoloso."
Angel apre l'ascensore, va alla scrivania e inizia a sfogliare le pagine gialle.
Cordy: "Cosa stai facendo?"
Angel: "Vedo dove posso trovare delle scatole d'acciaio a quest'ora di notte."
Cordy: "Scatole d'acciaio? Perche mai ... oh. Per confezionare pezzi umani. Sai, questo lavoro ... non mi fraintendere, sono grata di averlo. Dio sa che è educativo, ma a volte ... (sussulta sentendo il telefono squillare) Dio, chi chiama a quest .... (vede che è la linea 3) E' la linea speciale."
Angel: "Rispondi."
Cordy: "Giusto, giusto. Okay, chi siamo già? Johnson International Holdings?"
Angel: "Jensen."
Cordy: "Jensen. Bene, capito. Jensen, sembra un nome internazionale?"
Angel: "Cordelia."
Cordy prende la cornetta: "Jensen International Holdings. Chi posso passarle? Attenda, prego (lo mette in attesa) E' lui."
Angel fa un respiro profondo e prende il telefono sulla sua scrivania.
Angel: "Brian Jensen."
Ronald: "Lavorate fino a tardi."
Angel: "Il lato negativo della globalizzazione."
Ronald: "Se vuole ancora, posso operare sua moglie."
Angel: "Sì, la ringrazio."
Ronald: "Dovremo farlo fuori del paese, e mi servono 100mila dollari in contanti per organizzare tutto."
Angel: "E' nel suo ufficio?"
Ronald: "Sì."
Angel: "Glieli porterò stanotte." Attacca il telefono.
Cordy: "Vai là? E se ti aggredisce a pezzi?"
Angel: "Se mi aggredisce a pezzi, rimarrà a pezzi."

La scena passa a Ronald seduto nel suo ufficio. Angel entra con una scatola d'acciaio.
Ronald: "E' una grossa scatola. Non doveva portarmeli in banconote di piccolo taglio, signor Jensen."
Angel mette la scatola sul tavolo: "Veramente non ho portato ..."
Ronald: "Nessuna banconota? No, non pensavo l'avrebbe fatto. Anche se la scatola di sicurezza è un tocco di classe. Voglio dire, il suo nome non è Jensen. Lei non ha una moglie. Che ragnatela intricata, eh?"
Ronald allunga la mano sinistra per prendere qualcosa sul tavolo e con la destra infila nel collo di Angel una siringa sedativa.
Ronald: "Ho sviluppato questo tipo di siringa mentre lavoravo con gli animali. (Angel estrae il dardo e lo guarda. Gli cade dalle mani) Non gli piace che vengano loro tagliati gli arti, proprio come noi, e possono ferirti se ti avvicini. (Angel sta soffocando, con gli occhi spalancati) Avrà la sensazione di andare a fondo ... è il suo cuore che rallenta per effetto del liquido paralizzante. Alla fine si fermerà. (Angel cade a terra) Nessuno può spezzare il legame che c'è tra noi. Nessuno. (Ronald prende uno scalpello dal suo tavolo) Chiaramente anche lei non riesce ad accettarlo. Ho cercato di dimostrarglielo in mille modi. Mi sono preso cura di lei, le sono stato vicino, anche quando non lo sapeva. (Angel si gira sulla schiena sul pavimento. La voce di Ronald si distorce) Se questa non è devozione ... E cosa ottengo in cambio di questa fatica? Mi mente, mi inganna. Ma ora basta. Non mi farò prendere in giro. Sarebbe stata una bellissima sposa." Mentre Angel sviene, Ronald lascia l'ufficio.

La scena passa a Doyle che sta sigillando un altro condotto nell'appartamento di Angel.
Doyle va verso la camera da letto guardandosi attorno: "Le ho chiuse tutte, credo."
Cordy: "Sssh. Sta riposando. (indica Melissa che dorme sul letto di Angel) Cosa hai messo nel suo thè?"
Doyle sta ancora cercando buchi che potrebbe aver dimenticato: "Abbastanza whisky da stendere mia zia Trudy. Quella donna era enorme."
Cordy: "Perchè si fa?"
Doyle: "Beh, ha un buon sapore e ti rilassa."
Cordy: "No, intendo perchè mai bisogna uscire con qualcuno."
Doyle: "Beh, le persone hanno bisogno delle persone. E le persone che hanno bisogno delle persone (si avvicina a Cordy) sono le più fortunate"
Cordy mette una mano sul suo petto e lo spinge indietro: "O lui ti piace e tu non piaci a lui. O non lo sopporti ed è garantito che continuerà a seguirti come un cagnolino e non se ne andrà mai."
Doyle: "Uh, sì, odio quella gente. (si allontana con un sospiro) Andrò a controllare." Se ne va.
Cordy: "E' così ingiusto. Voglio dire, c'è questa povera ragazza. Esce con un dottore. Dovrebbe essere una cosa buona, cioè, dovresti poter telefonare a casa e dire 'Hey mamma, indovina, ho incontrato un dottore!' Non 'Ho incontrato un pazzo e mi sta pedinando e oh, a proposito, le sue mani e i suoi piedi si staccano e non lavora nemmeno al circo!" La telecamera inquadra una presa d'aria. Delle dita stanno sforzando il nastro adesivo.
Doyle: "Non tutte le relazioni portano a un disastro."
Cordy: "Ne hai mai avuta una?"
Doyle: "Non io personalmente. Ma ho letto ..."

La scena passa a Melissa che dorme sul letto.
Cordy controlla l'orologio: "E se Angel non torna?"
Doyle: "Ah, tornerà."
Cordy: "E se il Dottor Insalata Mista arriva prima di lui?"
Doyle: "Ho sigillato questo posto più di ..." Sentono un suono.
Cordy: "Cos'è stato?"
Doyle va verso il soggiorno. Prende due armi e ne passa una a Cordy. "Solo il vento."
Avanzano lentamente nel soggiorno mentre un occhio galleggiante li osserva di nascosto.
Doyle: "Allora, vuoi giocare a carte ... o vuoi guardare la TV?"
Cordy: "Certo, che ne dici di un po' di gin? Un penny per ogni punto?"
Doyle: "Sì, mi dovrai dei soldi."
Cordy: "Vedremo."
Il suono ricomincia. E' la botola che va alle fogne.
Doyle: "Cordelia."
Due dita entrano da una fessura e iniziano a spostare il chiavistello.
Un'altra mano apre la porta dell'appartamento. Ronald entra e l'occhio torna nel suo cranio.
La scena passa a Cordy e Doyle che guardano le dita che aprono il chiavistello. Doyle si inginocchia accanto alla botola, con l'ascia pronta, e apre il chiavistello. Guarda nel tunnel. Ronald mette una mano sulla bocca di Cordy da dietro, la sbatte contro il muro e attraverso la porta, mentre l'altra mano trascina Doyle dentro la botola, che si chiude dietro di lui.
Ronald chiude la porta e si gira per guardare Melissa che è seduta sul bordo del letto e lo guarda. L'altra mano di Ronald torna al suo posto.
Ronald: "Ciao. Ti stai riposando?"
Melissa: "Io ... cosa sei tu?"
Ronald: "Sono più di quello che sembra. Ma non ti sei mai preoccupata di scoprirlo, vero? Ti sei solo approfittata della mia gentilezza. (estrae un bisturi dalla giacca) Mi hai preso in giro finchè non ti sei trovata un bel ragazzino scemo di Los Angeles."
Melissa cerca di scappare ma lui la intrappola contro il muro.
Ronald: "Mi hai molto deluso, Melissa."
Melissa fissa il bisturi: "Lo so ... non volevo ..."
Ronald: "No, no ,no, no. Smettila adesso. Stai farneticando."
Melissa: "Penso ... penso che tu abbia deluso te stesso. Penso che tu abbia rinunciato ad essere amato tanto tempo fa e ora sei solo un altro maniaco che si eccita col dolore."
Ronald: "Adesso non fare la bambina ..."
Mliessa: "Penso che tu sappia che sarei pazza a volerti toccare, a svegliarmi vicino ai tuoi pezzettini, qualunque cosa tu sia."
Ronald: "Taci."
Melissa: "Ti sei trasformato in un mostro, Ronald, un viscido, repellente mostro. E sono stanca di aver paura di te. Puoi farmi a pezzi e puoi uccidermi, ma non cambierà quello che sei. (il suo collo si muove in modo strano) Angel aveva ragione. Sei debole!"
Ronald: "Sono debole? E allora come ho fatto a ucciderlo?"
La porta si apre e compare Angel.
Angel: "In modo poco efficiente."
Ronald: "Non puoi essere vivo. Tu ... tu non sei umano!"
Melissa si allontana da lui: "Senti chi parla."
I denti di Ronald volano fuori e mordono il braccio di Angel. Angel li sbatte contro un muro e Ronald si porta la mano alla bocca per il dolore. Mentre Angel avanza, Ronald gli conficca il bisturi nella spalla. Melissa grida ma Angel se ne accorge appena. Ronald lancia la sua mano destra che afferra la gola di Angel e lo sbatte sul pavimento. Ronald si gira verso Melissa. Angel si toglie la mano dal collo e la getta via. Estrae lo scalpello dalla spalla e trafigge la mano, inchiodandola a terra.
Ronald a Melissa: "Potevamo essere felici." Un orecchio cade a terra.
Angel: "Ronald."
Mentre Ronald si gira, Angel colpisce la sua testa con un tubo, mandandola a rotolare in un angolo.
Angel si avvicina a Melissa: "Stai bene?"
Lei ansima e Angel l'abbraccia.

La scena passa all'ufficio di Angel il giorno seguente.
Cordy: "Oh, cavoli, caffè riciclato, il mio preferito."
Aggiunge del caffè fresco a quello che è già nel filtro e aziona la macchinetta. Angel entra e le porge dei fogli.
Cordy: "Oh. Quel tipo non ritornerà mai tutto d'un pezzo, giusto?"
Angel: "E' in 12 scatole d'acciaio sepolte in 6 metri cubi di cemento nel pavimento della nuova stazione della metropolitana di LA."
Doyle: "Questo attirerà molti turisti."
La porta si apre e Melissa entra con una piantina in un vaso.
Melissa sorride: "Hey."
Angel e Cordy: "Ciao."
Doyle: "Ciao, come va?"
Melissa porge il vaso a Angel: "Ho portato questa per voi, ragazzi."
Angel: "Oh. Spero che non le serva molta luce."
Melissa: "Sono sicura che starà bene qui."
Cordy: "Posso offrirti del caffè?"
Melissa: "Caffè? Oh, no. Posso fermarmi solo un minuto. Devo andare e incontrare della gente. (ad Angel) Grazie a te."
Cordelia e Doyle iniziano a tossire.
Angel: "Ah ... c'è..."
Melissa: "Cosa?"
Angel: "Ci sarebbe ... ah ... ci sarebbe un ... conto?"
Melissa: "Chi?"
Angel: "Il conto, per i miei servizi."
Melissa: "Oh, certo. Questo è l'altro motivo per cui sono venuta. (Tira fuori un assegno e lo porge a Angel) Ecco."
Cordy lo afferra: "Lo prendo io, grazie."
Angel: "Cioè ... non l'ho fatto per i soldi."
Melissa: "Oh, smettila, li hai guadagnati. (stringe la mano a Angel) Bene, spero di non vederti mai più."
Angel: "Anch'io. Buona fortuna."
Melissa se ne va.
Doyle: "Beh, non è andata così male."
Cordy: "Vedi, puoi salvare le donzelle e fare soldi. Non è un paese grandioso questo?"
Doyle: "Andiamo in banca a depositare questa bellezza."
Angel: "Andate avanti voi. Io penso che resterò qui a evitare di andare in fiamme."
Doyle: "Ah, già, tu sei più il tipo da deposito notturno. Però abbiamo un motivo per festeggiare."
Cordy: "Tu pensi che tutto sia un motivo per festeggiare. (Prende la borsa) Altri soldi non ci farebbero male."
Doyle, mentre escono: "E ne avremo altri presto."
Cordy: "Ci servono adesso. Fatti venire una visione."
Doyle: "Non posso esibirmi a richiesta."
Cordy: "Ci servono dei clienti. Fatti venire una visione."
Doyle: "Quei soldi ti hanno corrotta."
Cordy: "Se ti colpisco sulla testa avrai una visione?"
Doyle: "Stammi lontana. Sei pazza."
Cordy: "Non è vero. Adesso avrai una visione?"
Angel entra nel suo ufficio con un sorriso e mette la pianta sul tavolo.

FINE