Come in un sogno - Parti 6-11-


6. PUO’ UN SOGNO…

Mentre si avviava con passo malfermo verso la scuola, Buffy ripensava al sogno della notte precedente.

Era stato così reale… eppure così fantastico!

Non ricordava quasi più niente di quello che era successo dopo il bacio.

Solo, che lei e William avevano continuato a camminare mano nella mano fino al risveglio.

Quel bacio… l’aveva veramente sconvolta!

Si era sentita invadere da un mare di emozioni!

Ma quello che di più l’aveva meravigliata, era che quelle sensazioni non erano rivolte verso William, quel ragazzo così gentile e sensibile, bensì… verso Spike!

Al vampiro, al mostro contro cui combatteva ogni giorno!

Ancora non voleva, non POTEVA ammettere tutto ciò!

Non era riuscita più ad addormentarsi, perciò era stata ben felice di andare a scuola.

"Questo è proprio il colmo" pensava, "Io che sono felice di andare a scuola… il mondo sta proprio cambiando!"

Entrò anche quel giorno in anticipo in biblioteca, e andando a sedersi al suo solito posto, disse uno sbrigativo: -Buongiorno!-

Il sig. Giles, con un’espressione alquanto apprensiva, si aggiustò gli occhiali sul naso, poi le chiese: -Ciao, B-Buffy! Mhm, c’è qualcosa che non va in questi giorni? Non è da te arrivare in anticipo a scuola, per ben due giorni consecutivi, poi!-

-Ma, sig. Giles, non le va bene niente! Non fa che predicare dalla mattina alla sera che dovrei essere più ligia al dovere e più puntuale, e poi si lamenta se faccio quello che dice! Insomma, si decida!-

-N-Non è questo il punto…-

DRIN DRIN DRIN

-La campanella! Ora va’ in classe, ne riparleremo più tardi!-

A ricreazione la cacciatrice uscì dalla sua aula, sfinita dal compito di chimica.

Come al solito, non aveva studiato!

Se non ci fosse stata la cara vecchia Willow… un’insufficienza non gliel’avrebbe tolta nessuno!

Nonostante fossero passate molte ore, la ragazza era ancora scossa dal sogno.

Sentendo il desiderio di stare da sola, andò a rifugiarsi in un angolino all’ombra del cortile, lontana da sguardi indiscreti.

Nell’aria spirava una leggera brezza primaverile, e si era stesa sull’erba, ancora un po’ umida di rugiada.

Chiuse gli occhi.

Le ripassarono nella mente tutte le immagini di quello strano sogno, come in un film…

All’improvviso sentì un rumore.

Disturbata da quella che le sembrava la violazione della sua tranquillità, si girò.

La sua meraviglia crebbe ancor di più quando vide che, a pochi centimetri dal suo viso, vi era… Spike!

Il vampiro, che aveva ancora la sua coperta addosso, le sfiorò la mano.

Imbarazzata, la ragazza si allontanò di qualche metro.

-Che, che ci fai qui?- domandò, insicura.

-Io… volevo parlarti di… una persona, che a quanto pare anche tu conosci: Freddi Sumung!-

-Oh Dio, è vero! L’avevo scordato! Ieri è stato rapito da Angelus…-

-Già, e il tuo ex ha pensato di portarlo a casa come souvenir!-

-Sta, sta bene?-

-Sì… non credo gli faranno del male… hanno bisogno di lui per interpretare i sogni di Drusilla… sai, stanno cercando un modo per eliminarti…-

-Oh, ma che novità! Vampiri che vogliono uccidermi!- rispose lei sarcastica.

-Non dovresti sottovalutarli! Sembra che stiano cercando un modo per eliminarti, senza che sia attivata un’altra slayer!-

-Ma… è impossibile!-

-A quanto pare non per loro! E con l’aiuto di quello scienziato da strapazzo ci riusciranno… credo che lui sappia più di quanto non voglia farci credere…-

-Hai, parlato con lui?-

-Già, e secondo me non gli è ben chiaro il concetto di cacciatrice e vampiro, che sono diametralmente opposti… secondo lui, tra me e te ci sarebbe qualcosa… qualcosa più dell’odio…-

-Sì, lo aveva detto anche a me! E’ ridicolo! Cioè… stiamo parlando di me e di te… cosa potrebbe esserci tra di noi, se non odio…?- aveva fatto una domanda, ma non era sicura di voler sapere la risposta.

-Mah, valli a capire questi esperti…-

Rimasero in silenzio.

Buffy si era ristesa nell’erba, con gli occhi chiusi, mentre Spike era rimasto seduto affianco a lei.

Dopo un po’ la ragazza, con un sorriso ironico in viso, chiese: -Sei venuto fin qui, rischiando di finire in un portacenere, solo per parlarmi di Drusilla?-

La cacciatrice aveva ancora quel sorriso ironico, quando aprì gli occhi.

Il sorriso, però, scomparve, e al suo posto vi era un’espressione di incredulità.

Il vampiro, a pochi centimetri da lei, le prese le mani e la fece sedere.

Continuando a tenere con lei le mani incrociate, domandò: -Hai fatto anche tu quello strano sogno stanotte, vero?-

La ragazza non rispose, ma abbassò lo sguardo.

Allora il sanguinario le prese il mento tra le mani, costringendola a guardarlo negli occhi.

Stavolta, quel gesto non era stato duro, ma molto dolce.

Buffy sentiva il sangue scorrere più velocemente nelle vene, il cuore che le batteva all’impazzata…

Come ipnotizzata dai suoi occhi azzurri, e da quell’espressione così seria che avevano assunto, non riusciva a smettere di guardarlo.

I loro visi si avvicinavano pericolosamente…

-Dimmi che hai fatto anche tu il mio stesso sogno…-

-Sì… è così…- silenzio. –Eri… molto diverso…-

-Già… ero solo un patetico ragazzino…-

-Non è vero… eri, dolce… Quella Cecily non ti meritava…-

-Davvero…?-

-O almeno non meritava William…-

-Che, che cosa sta succedendo, Buffy?-

-Forse… quel sogno doveva aprirti gli occhi… forse, stai tornando ad essere William…-

Stavano per baciarsi, quando sentirono urlare: -Buffy! Spike!-

Il vampiro esclamò: -Maledizione!- prese la sua coperta e scappò via.

La cacciatrice si voltò immediatamente verso Willow.

La rossa la raggiunse e, parlando senza fiato, disse: -Tu… Spike… eravamo in ansia… non ti trovavamo da nessuna parte…-

-Scusa, Will! Non volevo farti preoccupare! Ero… venuta qui a riposarmi, quando Spike mi ha raggiunto…-, cercò di scusarsi, sentendosi in colpa.

-Per Dio, Buffy, sembrava… da lontano sembrava… che ti stesse per baciare…-

-Oh, Will! Cosa ti salta in testa! Era Spike, cosa dici?… Mi sa che è meglio se torniamo in classe…andiamo!- e strattonò gentilmente la sua amica, per distrarla da un argomento dal quale, sapeva, non sarebbe riuscita a districarsi senza rivelare la verità.

-Spikey! Dove sei stato?-

Il sanguinario, con un’espressione colpevole in viso, si girò verso Drusilla.

Era appena rientrato dopo che era stato da Buffy.

Non capiva il perché, ma aveva sentito l’imminente bisogno di parlare con lei, di vederla, di toccarla…

Al pensiero che, se non fosse stato per Willow, si sarebbero baciati, non sapeva se doverla ringraziare, o il contrario.

Cercò una scusa da dire alla vampira: -Io… ehm… ero andato da Willy! Volevo vedere che aria tirava stamattina!…-

-E’ la verità, Spikey? Lo sai che non mi piacciono le bugie…-

-Cosa vai a pensare, mia amata! Certo che è la verità! Cos’altro potrebbe essere?-

-Mhm… in una delle mie visioni, ti ho visto… eri con la cacciatrice… stavate complottando contro di noi…-

-Mi dispiace dirtelo, micina mia, ma stavolta le tue visioni non sono azzeccate: io e la cacciatrice! E’ ridicolo! Semmai Angelus con lei… sai bene che potrebbe farlo…-

-Molto strano, ad ogni modo… le mie visioni non sbagliano quasi mai… a proposito, lo scienziato ha parlato… diciamo che all’inizio non è stato facile, ma Angelus conosce i metodi di tortura più atroci che esistano- (sorriso d’estasi) –E lo sai qual è la cosa più buffa, Spikey? Che avevamo la chiave del mio sogno da tantissimo tempo, e non ce n’eravamo neanche accorti! Il modo per uccidere definitivamente la cacciatrice è… uccidere la cacciatrice nella stessa maniera in cui lei uccide noi… con un paletto… poi bisogna recitare una formula, e… il gioco è fatto!-

La vampira sorrideva compiaciuta, sul suo viso, però, vi era un sorriso diabolico, che mai Spike aveva visto.

-La odi tanto, vero?-

-Ti riferisci alla cacciatrice? E’ normale per noi vampiri odiare la cacciatrice!-

-No, Dru, no! Tu la odi come si può odiare una rivale in amore… ti dà fastidio che lei sia riuscita a far perdere l’anima ad Angel, non è così?-

La donna ora aveva assunto un’espressione addolorata, ma non aveva risposto.

-Perché non rispondi? E’ la verità, allora? Tu sei gelosa di lei?- esclamò il biondo, adirato, e le strinse i polsi.

-Mhm… s-sì, è vero… io, sono gelosa di lei… perché… lei mi ha portato via Angelus…-

Spike perse la pazienza, la liberò e poi andò via.

Mentre saliva frettolosamente le scale, la vampira lo guardò.

Mormorò a bassa voce: -E anche se tu non vuoi ammetterlo, so benissimo che mi sta portando via anche te…-





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7. …TRASFORMARSI IN REALTA’?

-Non avevamo stabilito di comune accordo che per un po’ di tempo non ci saremmo più rivisti?-

-Sai benissimo che io non ho mai detto niente del genere…-

-Ah… davvero?-

-Già… davvero!-

-Comunque… ho del lavoro da svolgere… non ho bisogno che tu mi stia tra i piedi…-

Il vampiro la bloccò per un braccio.

-Senti, bellezza, io NON ti sto tra i piedi! Se sono qui stasera è per salvarti la vita… cavolo, sei la mia complice! Se tu muori, il nostro piano salta!-

-Uff!- la ragazza si fermò.

Aveva progettato, per quella sera, di uccidere velocemente i soliti vampiri, e poi tornarsene a casa sua, SENZA incontrare Spike!

Evidentemente, quella non era giornata!

Altrimenti non si spiegava che lo avesse incontrato appena uscita da casa.

-Ok, facciamo così- propose la ragazza –io devo uccidere i miei soliti due o tre vampiri. Se non vuoi assistere, c’incontriamo qui tra un’ora. Oppure… vieni con me!-

I due continuarono a camminare con passo svelto.

-E si può sapere perché non avremmo dovuto rivederci?-

La ragazza aumentò il passo.

-Ehi! Sto parlando con te! E’ buona educazione rispondere, quando qualcuno ti domanda qualcosa!-

La ragazza riprese a camminare a fianco all’altro.

Prese un bel respiro, e poi disse: -Per quello che è successo stamattina!-

-Stamattina? Guarda, bellezza, che stamattina non è successo proprio niente…-

-Beh, stava per succedere, comunque…-

-E con questo…?-

-Non voglio che accada più, e siccome il problema sei tu, l’unico modo è evitarti, giusto?-

-Complimenti! Non avrei mai pensato che la Cacciatrice fosse il tipo che aggira i problemi invece di affrontarli!-

-Mm… senti, dimmi quello che vuoi, e poi vattene! Che cosa hanno in mente di fare stavolta i nostri ex?-

-Primo, non prendo ordini da te… secondo, Drusilla non è la mia ex… ufficialmente stiamo ancora insieme…-

-Avete proprio un bel rapporto, non c’è che dire…-

-…e terzo… hanno trovato il modo per ucciderti!-

-Cosa? E, e quando?-

-Penso ieri… Dru me lo ha detto stamattina… raro momento in cui il tuo ex non era tra i piedi…-

-Bene! Qual è il loro piano?-

-Loro… ehm, non ne conosco tutti i minimi particolari…-

-Perfetto! Come pensi di risolvere questo problema?-

Il vampiro la prese per le spalle.

-Senti, ragazzina, se non era per me, non avresti neanche saputo che vogliono ucciderti…-

Smise di parlare, e i due i ritrovarono ancora occhi negli occhi, ancora apparentemente troppo vicini.

Buffy non voleva che si ripetesse la scena della mattina, eppure… non voleva liberarsi da quella stretta così ferma, e così dolce…

Con un enorme sforzo di volontà, lo strattonò.

Si guardarono un’ultima volta, entrambi imbarazzati, poi la ragazza prese ad allontanarsi, con passi indecisi.

Spike continuò a camminare dietro di lei, osservandola.

-Non ho ancora capito il significato del sogno di stanotte… e tu?-

Nessuna risposta.

-Non farti influenzare dai sogni… il più delle volte sono frutto della fantasia… non significa niente il fatto che abbiamo sognato la stessa cosa…-

Ancora nessun cenno di risposta da parte della ragazza.

-Davvero, non significa niente…-

La Cacciatrice si fermò di colpo.

Anche il vampiro si bloccò.

-Smettila di seguirmi!- sibilò lei, fredda.

-Mi dispiace, bellezza, non è possibile!- rispose lui, sarcastico.

Buffy si voltò verso di lui.

Sembrava avesse gli occhi lucidi.

-Ti prego- quella di lei era una preghiera –Smettila. Di. Seguirmi-

La ragazza si rigirò e ricominciò a camminare.

Sentendo che il vampiro non accennava a muoversi, ora, tirò un sospirò di sollievo.

Quella stessa sera, Buffy stava tornando a casa dalla ronda.

Nella sua mente, era presente insistentemente l’immagine di Spike.

Non riusciva a levarselo dalla testa.

Pensava a lui continuamente, senza riuscire a darsi una ragione precisa.

Non si aspettava che la situazione prendesse quelle pieghe.

Si sentiva molto confusa, e ancora, se non di più, sola.

Era appena entrata nel giardino della sua casa, quando sentì un fruscio nell’aria.

Troppo in ritardo, però, per poterlo schivare.

-Ahi!- urlò, dopo esser stata colpita da un dardo.

Probabilmente, la freccia era avvelenata.

Il veleno si espanse in fretta in tutto il corpo.

La vista di lei si annebbiò.

Sentì rumore di colluttazione, vicino a lei.

I suoni le provenivano molto ovattati.

Vide qualcosa svanire e tramutarsi in polvere.

Poi, si sentì afferrare.

Braccia forti e sicure.

E fredde, molto fredde.

Sembravano quelle di…

-Angel…-sospirò.

-Mi dispiace, tesoro, ma dovrai accontentarti di me!-

La portò dentro.

Giusto in tempo, perché altri vampiri li stavano raggiungendo.

-Ora sei al sicuro!-

Il ragazzo la fece stendere sul divano.

-Spike!- mormorò, febbricizzante. –Stavo pensando proprio a te, prima…-

-Non c’è tua madre?- domandò lui, visibilmente preoccupato.

-Mia… madre? Nooooo! E’… è a San Francisco… abbiamo la casa tutta per noi…-

-Dove posso trovare delle bende? E qualcosa per medicarti!-

-Uh! Forse… nel bagno!-

Dopo qualche minuto, il vampiro ritornò con una scatola di medicinali.

-Vediamo cosa possiamo fare per te! Dunque… stato di ubriachezza… febbre…-

Le diede un bicchiere.

-Forza, bevi! Non ti farà male… o almeno credo!-

La ragazza inghiottì, poi tornò a sdraiarsi.

-Spike, ho dolori… sento delle punture in tutto il corpo…-

-Lo so, bellezza, mi dispiace… la prossima volta imparerai a starmi a sentire! Quando ti dicevo che erano pericolosi, non ti raccontavo una balla…-

-Spike, mi fa… male la schiena…-

Il sanguinario la fece girare.

Con un gesto fulmineo, le estrasse il piccolo dardo ancora conficcato.

-Dovrò medicarti!- sentenziò, -Mi raccomando, non ti muovere…-

Le disinfettò con delicatezza tutta la ferita.

Non le faceva male.

Le sue piuttosto sembravano carezze.

-Due anni fa…- cominciò lei insicura.

-Che cosa due anni fa?-

-Beh… due anni fa, Angel si era ferito ad una spalla, per… proteggermi… e io lo medicai proprio come stai facendo tu con me…-

Il vampiro emise un lungo sospiro.

La fece rigirare, poi le disse, in tono stranamente calmo, un calmo che rendeva nervosi: -Devi smetterla di pensare ad Angel! Ormai non esiste più!-

La Cacciatrice, ormai rinsavita, girò lo sguardo.

Non aveva voglia di sentire un’altra predica a riguardo.

Un’altra predica del tipo "-Non rivedrai più Angel, mettitelo bene in testa!-" e ancora "-Quello contro cui combatti non è Angel, è Angelus, e tu devi ucciderlo!-".

Ne aveva sentite già fin troppe.

Era come se tutti se la prendessero con lei per quello che faceva Angelus.

"In fondo, è colpa mia!" pensò. "Se quella sera avessi tenuto a freno i miei istinti…".

-Già- rispose, stanca, -come al solito… avete sempre ragione voi…dovrei, togliermelo dalla testa… ci sto provando, non è facile come sembra ma… ci sto provando…-

-Io… credo che ci riuscirai… dovrai dimenticarlo… non puoi continuare a vivere e a soffrire nel suo ricordo…-

-Ad ogni modo… non è escluso che io ci sia già quasi riuscita…-

-Davvero? E con quali mezzi riuscirai a convincermi che ciò che dici è vero… senza offesa ma… non hai ancora trovato uno straccio di ragazzo, da allora, e… non penso che tu sia una ragazza che passa inosservata…-

Buffy arrossì.

-Mhm… era un complimento…?-

Spike parve rifletterci su.

-Sì, credo di sì… beh, più o meno… ma ora non montarti la testa…- le sorrise.

La ragazza ricambiò il sorriso.

Poi gli si rivolse, apprensiva: -Non ci avevo pensato… ora Angelus verrà a sapere che mi hai aiutato… non credo che la prenderà molto bene…-

Il vampiro, che fino ad allora era rimasto in piedi, si sedette all’altra estremità del divano.

-Già, credo anch’io che quando saprà di me e te… cioè, del fatto che ci siamo alleati, non sarà molto felice, ma… non c’è alcun problema… Sunnydayle è strapiena di cripte… ne cercherò una adatta ai miei bisogni…-

-Perché non resti a casa mia? Mia madre è fuori per tutta la settimana, e qui saresti al sicuro…-

Buffy aveva detto quelle parole d’impulso, senza pensare.

Era scattato qualcosa dentro di lei, e non in quel momento.

Quella strana molla era scattata già da molto tempo, chissà quanto…

-Stai scherzando?- rispose lui, a metà tra il sarcastico, il confuso e il meravigliato.

-Certo che no! E se poi, una volta uscito da qui, ti…-

-Va bene, va bene…- annuì Spike poco convinto notando l’espressione preoccupata della ragazza

-Se ne sei proprio sicura… rimango qui!-

Il vampiro notò sul suo viso un piccolo sorriso di soddisfazione.

-Forza, sarà meglio andare a nanna… ci vediamo domattina, ok?-

-Buonanotte, Spike!-

La ragazza si avvicinò a lui.

-Promettimi che non te ne andrai!-

-Buonanotte, tesoro…- le sfiorò dolcemente le labbra, poi si distese, chiudendo gli occhi.

Buffy, incredula per quello strano gesto, non replicò, ma salì nella sua camera.

Poi frettolosamente, ridiscese le scale.

Spike si sollevò appena.

-Che c…-

Non finì la frase.

Buffy lo stava baciando, anche piuttosto appassionatamente!

Si separarono, poi lei gli augurò buonanotte e salì le scale.

Mentre cercava di addormentarsi, il vampiro continuava a toccarsi ossessivamente le labbra.

Il ricordo di quel bacio lo riempiva di gioia e felicità!

Quello strano giorno gli aveva riservato così tante sorprese che di certo non si aspettava…

-E così… Spike l’ha salvata e l’ha portata in casa…-

-Sì, padrone Angelus…-

-Sei sicuro che fosse proprio lui?-

-Beh, signore, non credo esistano molti vampiri con i capelli come i suoi!- disse, con un sorrisetto di scherno in viso.

-DRUSILLA!- urlò rabbiosamente Angelus.

La vampira entrò nella stanza.

-Tu… tu lo sapevi… le tue visioni allora erano giuste…- il vampiro era pieno di ira.

-Il mio Spikey… è stata tutta colpa della Cacciatrice… lo ha stregato…- la donna iniziò a piangere.

Angelus le si avvicinò e la abbracciò.

-Non preoccuparti, shh… non preoccuparti… la Cacciatrice e quel traditore la pagheranno… giuro che entro la prossima notte l’avranno pagata…-





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8. IL MOMENTO DI SCEGLIERE

Buffy si era risvegliata la mattina dopo di soprassalto, con una grande ansia.

Aveva il timore di non ritrovare più Spike giù in salotto quando fosse scesa.

In silenzio, si lavò e si vestì, e scese per fare colazione.

Entrò, con molta circospezione, in salotto.

Era più che sicura che avrebbe trovato il divano vuoto.

Girò intorno, e… si rincuorò.

Il vampiro era ancora lì!

Stava dormendo placidamente.

Come un angelo!

Già, ancora una volta le veniva da pensare a quanto Spike somigliasse ad un angelo.

Lineamenti decisi, ma così belli…

Si risvegliò dai suoi pensieri quando lo vide agitarsi nel sonno.

Allora si alzò e gli prese una coperta.

Poi, cercando di non svegliarlo, gliela poggiò delicatamente sul corpo.

In cucina, bevve velocemente una tazza di caffè, e poi uscì, assicurandosi di chiudere bene la porta.

Spike si alzò dal divano poco dopo l’uscita della ragazza.

Infatti, non stava dormendo, né c’era riuscito tutta la notte, a causa di pensieri molesti che lo perseguitavano.

Pensava ad Angelus, all’ira che provava nei suoi confronti…

Pensava a Drusilla, il suo sire, la donna che aveva amato per oltre un secolo… aveva?

Pensava a Buffy, la cacciatrice, quella strana ragazza che uccideva la sua specie, con la quale si era alleato per sconfiggere un nemico comune…

Ma la domanda più importante era: qual era questo nemico?

Angelus? Oppure l’amore che Buffy provava ancora per Angel?

Non riusciva a capirlo!

E non riusciva a spiegarsi perché gli interessasse tanto saperlo.

In fondo, Buffy era una Cacciatrice, certo, non come la altre che aveva affrontato… era, diversa… ma restava comunque una Cacciatrice!

E nonostante lei quella notte gli avesse dato ospitalità in casa sua, lui non doveva dimenticare che erano nemici mortali!

Come se poi dimenticarlo fosse possibile!

Ogni volta che la toccava, che la sfiorava, nella sua mente suonava un campanello d’allarme.

Eppure, si sentiva attratto da quella creatura che non apparteneva né alla luce né al buio.

E aveva notato (poteva anche sbagliarsi!) che anche la ragazza provava… qualcosa per lui, non sapeva cosa!

"Tra voi c’è più che attrazione fisica, tra voi c’è qualcosa di più dell’odio…"

Erano state queste le parole pronunciate da Freddi Sumung.

E quelle parole lo avevano allarmato, perché si era accorto che, in un certo senso, lo scienziato aveva notato qualcosa che già c’era, ma che entrambi non volevano ammettere!

"Non sarà che lei ama te quanto tu ami lei…?"

Amore!

Non poteva essere amore!

Buffy provava Amore nei confronti di Angel!

E lui stesso, Spike, provava Amore nei confronti di Drusilla!

Quello che sentiva verso la Cacciatrice era diverso… era qualcosa di indefinibile, e proprio per questo lo gettava nel più totale panico!

Aprì la credenza nella cucina, e prese i biscotti che gli piacevano tanto!

"Sembra che siano stati lasciati qui per me!" si trovò a pensare mentre addentava un biscotto.

Tornò a sdraiarsi sul divano.

Cercò di pensare soltanto al momento in cui sarebbe potuto partire con Drusilla, lontano da Angelus, dalla Cacciatrice, da Sunnydayle…

Eppure quel momento non gli sembrava la fine di tutti i suoi problemi

Solo, una fuga dai suoi doveri, e sentiva che in qualche modo avrebbe scontato anche questo…

-Buongiorno a tutti! Buongiorno, sig. Giles! Come va?- esclamò radiosa Buffy, entrando nella biblioteca.

-Bene, B-Buffy, ma… come mai così di buon umore stamani?-, disse Giles

-Oh, niente…-

-Come niente?- si intromise Willow. –Non ti vedo così felice da quando c’era Angel…-

-Cosa… no, vi sbagliate… è come al solito, sul serio…-

-Buffy, a proposito di Angel… ho una, cosa da dirti…-

-Che c’è? Cosa ha fatto, stavolta?-

-Veramente… lui, niente! Volevo dirti che… ho trovato una cosa… Jenny Calendar… lei, non è morta invano… era riuscita a ricreare la maledizione degli zingari per ridare l’anima a Angel, ma era andata persa… fino a questa mattina… l’abbiamo ritrovata, Buffy… potremo far tornare Angel…- le tremava la voce, sembrava che la rossa fosse veramente commossa.

La Cacciatrice iniziò a piangere.

Non sapeva, però, se di gioia o di dolore.

Avrebbe potuto riabbracciare Angel, certo, ma allora perché ogni volta che ci pensava le veniva come un senso di rimorso nei confronti di Spike?

-Buffy! Che c’è, non sei contenta?-

-Ecco, io… non lo so… ho cercato di dimenticarlo… e poi venite a dirmi che adesso tornerà… mi sembra tutto così strano…-

Willow si alzò, la prese per mano e la portò a camminare fuori.

-Lo sai, a me puoi dirlo: qual è il problema, Buffy?-

-Il, il problema…?- singhiozzò lei.

-Sì, Buffy, qual è il problema? Non sarai mica… innamorata di un altro ragazzo?- domandò l’amica preoccupata.

-Sì, Will… temo proprio di sì…-

-E allora… devi essere felice! Urrà! Felicità! Sei riuscita ad innamorarti di una persona normale che non è un vampiro…-

Vedendo che alle sue parole, Buffy aveva iniziato a piangere più forte, le sussurrò: -Ehm… non è così?-

L’abbracciò, lasciando che sfogasse tutte le sue lacrime.

Spike sentì la porta d’entrata sbattere.

"E’ tornata!" pensò, e subito sul suo viso comparve un piccolo, luminoso sorriso.

Le dava di spalle, non la vedeva frontalmente.

-Cacciatrice! Pensavo che mi avresti lasciato da solo l’intera giornata!-

La ragazza non rispose.

Era entrata cercando di non farsi sentire dal vampiro, ma i suoi sforzi erano stati inutili.

Ad ogni modo, non aveva voglia di parlare con lui, non dopo quello che aveva detto con Willow.

Le parole dell’amica le rimbombavano ancora nella mente.

Non riusciva a dimenticare la sua espressione seria, quando le aveva detto: -Ho, capito… stai parlando di Spike, vero? Avevo notato, che era cambiato qualcosa tra voi… l’altro giorno… stava per baciarti, non è così?-

La Cacciatrice aveva annuito, impotente di mentire di fronte alla propria migliore amica.

Le guance bagnate le bruciavano come mille coltelli ghiacciati.

E la sua riposta, poi, quella davvero l’aveva fatta stare male: -Non puoi… continuare così! Io… penso che tu debba dimenticarli… entrambi… o almeno… Buffy, Spike non ha un’anima! E’ spietato! E’ solo uno spietato assassino! Forse… per lui tu non sei che un altro giocattolo!… Quando si sarà stancato, ti butterà via!… e Angel… sai bene che non puoi avere un futuro con lui… non potrete stare insieme per sempre… con il pericolo che torni Angelus… deve essere una tua scelta…- si era girata, cominciando ad incamminarsi da sola –e penso che adesso sia giunto il momento per te di fare la scelta che ritieni più giusta! Io credo in te, Buffy! Comunque… chiamami!-

Ripensandoci adesso, a mente fredda, la Cacciatrice non poteva che concordare con le parole dell’amica: avrebbe dovuto scegliere, scegliere bene, perché la sua scelta avrebbe coinvolto le vite di molte persone ancora!

Spike le si rivolse ancora: -Cacciatrice! Puoi degnarti di venire qui?-

La ragazza continuò a restare in silenzio, ferma sulla porta.

Allora il vampiro si girò e la guardò.

Notò i suoi occhi rossi, e la sua espressione del viso poco più che disperata.

-Buffy?… -

Si alzò in piedi, le andò vicino, le prese le mani, e con molta delicatezza la fece accomodare sul divano.

Continuando a tenerle le mani, dolcemente, le sussurrò: -Buffy? Cos’è successo? Sembri sconvolta!…-

La ragazza aveva il cuore in tumulto.

Era convinta che quel ragazzo così dolce non potesse usarla solo per vendetta nei confronti della sua ex.

Non voleva credere alle parole della sua amica.

Non poteva, e non voleva.

Sfinita, si abbandonò tra le sue braccia.

Com’era bello, stare tra le braccia di Spike!

Era così rassicurante, eppure così amorevole!

Il vampiro le accarezzava i capelli, come fosse una bambina di cui prendersi cura.

"Cosa devo fare… sento che mi sto innamorando di te…" pensò.

Quando Spike, per l’ennesima volta, le domandò cosa fosse successo, finalmente Buffy si fece coraggio.

-Oggi… Willow mi ha detto che… hanno trovato un codice, per… ridare l’anima ai vampiri…-

Si fermò.

Non sapeva cosa sarebbe accaduto se avesse continuato a parlare.

Il tocco di Spike non era diventato meno dolce, anzi, ancora più protettivo!

-Will… ha preferito chiedere il mio permesso per poter fare l’incantesimo… e io… non so cosa fare…-

-Devi eseguire l’incantesimo!-

Buffy alzò il viso e si sciolse dall’abbraccio.

Guardò il sanguinario negli occhi: aveva assunto un’espressione così gelida e distaccata…

-Cosa?…- domandò, confusa.

-Tu lo ami, perché non dovresti… farlo tornare…?-

Il ragazzo si alzò in piedi, e camminò fino alla finestra, dandole le spalle.

-Segui il tuo cuore, Cacciatrice! E io… so che il tuo cuore vuole Angel!-

La ragazza era rimasta interdetta.

Non si sarebbe aspettata da lui un simile comportamento.

Certo, non credeva che l’avrebbe presa bene, ma…

Sentiva che le lacrime fremevano per scendere nuovamente copiose.

-Quindi… secondo te, dovrei ridargli l’anima…?- singhiozzò, -Tu vuoi… questo?-

-Tesoro, sarà la cosa migliore per tutti…-

-Certo! La cosa migliore per te! Angel ritornerà dalla nostra parte, e quando Drusilla si accorgerà di non avere più il suo amante, ti richiamerà all’ordine!… dopotutto, è solo questo il motivo della nostra alleanza, giusto? E’ solo questo il motivo per cui mi hai salvato la vita, e io l’ho salvata a te? E’ solo questo il motivo per cui ci siamo baciati…-

Non resse più tutta quella situazione.

Si alzò, e in pochi secondi fu alla porta.

La aprì.

Gettò un ultimo sguardo verso Spike, che ora la stava guardando.

Poi iniziò a correre senza una meta precisa.

No, sapeva dove andare… era l’unico posto adesso dove aveva senso andare…

Così, forse, si sarebbe risolto tutto…





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9. EQUILIBRI INFRANTI… RICOSTRUITI

Spike aveva dovuto fare un enorme sforzo di volontà.

Vederla piangere così disperatamente, e non poter far nulla per consolarla…

Ma in quel momento, doveva cavarsela da sola!

Avrebbe dovuto scegliere autonomamente ciò che sarebbe stato più giusto fare.

E non aveva avuto il coraggio di dirle, di dirle che…

Che si sbagliava!

Che se avesse potuto, sarebbe rimasto con lei!

Per Drusilla… se ne sarebbe fatto una ragione…

Ma Buffy… lei era così speciale, così allegra, sorridente, e soprattutto… viva!

Emanava vitalità da ogni cosa che faceva!

Mai avrebbe desiderato farla soffrire.

Ma ormai, anche quei sottili equilibri che reggevano quella complicata situazione si erano spezzati!

"Questo è il momento della scelta! E, bellezza, la scelta migliore che potresti fare è Angel… sono, convinto… che siate davvero fatti per stare insieme! E non perché è scritto nel destino, o assurdità del genere, ma perché… avete bisogno l’uno dell’altra… dimenticami, dolcezza, dimenticami…-

Qualcuno stava bussando insistentemente alla porta.

-Un attimo! Sto arrivando!-

Willow si avviò verso la porta.

Non si aspettava visite.

-Buffy! Su entra…- notò le sue lacrime –Cos’è successo?-

-Niente, Will… niente, lascia perdere… ho deciso… voglio che tu ridia l’anima ad Angel…-

-Ma… cosa ti ha fatto cambiare idea?-

-Ti prego Will… non preoccuparti…-

-E’ stato Spike, vero? Quel bastardo… cosa ha fatto…-

-Non importa! Spike… non ha fatto niente… non mi ama, e non gliene possiamo fare una colpa… se preferisce stare con Drusilla…- tirò un lungo sospiro, -…spero che si ricongiungerà a lei presto!-

-Come vuoi… allora, stasera avverrà il rituale… potrai anche non assistere… anzi, forse è meglio se terrai d’occhio Angel… potrebbe essere alquanto intontito, una volta tornato nel suo corpo…-

-Sei sicura che farà effetto?-

-Uhm… al 99%! C’è sempre una probabilità che non funzioni ma… la Calendar sapeva il fatto suo, nella magia…-

-Capisco… allora, penso che ci rivedremo domani… e ah, Will, ti voglio bene!- detto questo, stampò un bacio fugace sulla guancia dell’amica, e uscì.

Era uscito a cercarla.

Nonostante i suoi buoni propositi di dimenticarla, non aveva resistito.

Spike sentiva di…

Non aveva il coraggio di pronunciare una parola così bella, e così pericolosa.

…amarla?

Era andato direttamente al cimitero.

Era sempre lì, non poteva sbagliarsi.

Appunto!

Vide un’ombra camminare tra le lapidi.

Riconobbe la sua andatura, ed emise un sospiro di sollievo.

Immediatamente, però, pensò "Non bisogna mai cantar vittoria troppo presto!"

Una decina di vampiri avevano circondato la ragazza.

"Li seguirò! Mi porteranno da Angelus!"





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10. TUTTO COME PRIMA? 1 PT.

Un momento prima stava camminando nel cimitero, assorta nei suoi pensieri.

Più che altro, aveva sentito la presenza di Spike nelle vicinanze.

Non voleva parlargli, o almeno non ancora.

E un momento dopo… si era ritrovata accerchiata da una moltitudine di vampiri.

All’improvviso, sentì di essere stata colpita.

Poi, più nulla, il buio assoluto…

Si era risvegliata.

E si era trovata legata.

Mani e piedi legati con una corda molto stretta ad un palo.

Aveva ancora gli occhi chiusi.

Avvertiva la presenza di molti vampiri.

Soprattutto due le erano familiari: Angelus e Drusilla.

E infatti…

Aprì gli occhi, e si ritrovò il suo ex davanti.

-Ciao, Spiffy! Ti sei svegliata, finalmente! E’ da molto tempo che non ci vediamo, vero?-

La Cacciatrice fece una faccia disgustata.

-Non ho voglia di vedere un essere abominevole come te!-

-Spiffy, Spiffy…non cercare di ferirmi… lo sai, non ci riesci… essere abominevole… ah già, tu consideri esseri abominevoli tutti i vampiri, tranne il mio stupido alter-ego, naturalmente… non è così, Spiffy?-

Buffy non rispose.

Sentiva su di sé lo sguardo inquisitorio di Angelus trapassarla da parte a parte.

E nonostante lo considerasse meno che niente, non riusciva a mentirgli.

-Lo sai, Spiffy, mi sono venute delle voci… voci che affermano che tu e Spike… oh, non so bene cosa abbiate fatto insieme, e non voglio nemmeno immaginarlo… Avevi detto di amarmi, ricordi, Spiffy?-

La ragazza rivide la stessa scena del suo sogno.

-Io non ti amo, Angelus… io promisi di amare Angel per sempre…-

-Spiffy! Perché ti ostini a non capire che io e quel che tu chiami Angel siamo la stessa persona? E comunque sia, non è questo il problema… signorinella, non stai mantenendo fede alla tua promessa…-

-Cosa… cosa stai insinuando?-

-Lo sapevi, Buf, sapevi che mi sarei vendicato, se mi avessi tradito… con Spike, poi… no, Spiffy, davvero, non è nel tuo genere… mi hai molto deluso…-

-Cosa, stai dicendo…?- sembrava quasi che Buffy stesse per scoppiare in lacrime.

-Buf, tu devi amarmi, tu devi essere mia…-

-Io non sono tua, Angelus…-

-Allora non sarai di nessun altro… tesoro, tra poco lascerai questo stramaledetto mondo, ma ti assicuro, sarà, te lo assicuro, indolore…-

-NO! Voglio che soffra!-

Una figura esile e misteriosa era comparsa d’un tratto accanto a Angelus.

Drusilla!

-Voglio che soffra, per avermi portato via il mio Spikey…-

La cacciatrice, in preda all’ira, esclamò: -Se è per questo, non devi preoccuparti… il tuo Spike ha occhi solo per te… non ti ho portato via niente, io…-

Si bloccò.

Aveva avvertito un’altra presenza, nella stanza.

Quella presenza… emanava dolore, rancore, rimorso, nostalgia…

Tanti, troppi sentimenti contemporaneamente…

Ingoiò a fatica.

Spike NON poteva essere lì!

O forse sì, forse solo per riprendersi ciò che era già suo…

Questo aveva detto qualche giorno prima…

"…Io devo solo riprendere ciò che già è mio…"

Sì, sarà qui solo per questo!

-Salve, ragazzi! Da quando si fa una festa senza che io sia invitato?-

-Spikey!- esclamò gioiosamente Drusilla, poi, al pensiero del suo tradimento, il suo viso si rabbuiò nuovamente.

-Sì, colombella, sono proprio io…-

-Spike! Cosa ti avevo detto circa un mese fa a riguardo? Dovevi. Lasciare. In. Pace. La. Mia. Ragazza. Questo concetto non ti è ancora chiaro?-

-Angelus, Angelus… cosa credi che abbiamo fatto io e lei- indicò sprezzante la Cacciatrice- insieme? Avevo bisogno di divertirmi un po’, ecco tutto! Ho sempre desiderato vederla soffrire…-

-Volevi… solo divertirti, Spikey?-, domandò esitante Dru.

-Certo, micina mia! Nient’altro! Sai bene che sei l’unica vera donna che io abbia mai amato!-

-Bene! Così va meglio!- esclamò il vampiro bruno compiaciuto –Ora che siamo qui tutti riuniti, direi che siamo pronti per iniziare il rituale… chi vuole avere l’onore di ucciderla con questo?-

Il sanguinario si fece avanti.

-Pretendo di avere il diritto di precedenza su di lei! In fondo, sono stato il primo ad averla voluta morta…-

-Ok!- gli passò il pugnale d’argento.





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11. TUTTO COME PRIMA? 2 PT.

Il vampiro biondo si avvicinò lentamente alla ragazza legata.

-Ciao tesoro! Non l’hai presa molto bene, quando ti ho scaricata?-

La ragazza abbassò gli occhi.

Sentiva che a breve avrebbe ripreso a piangere.

-Guardami, quanto ti parlo!-

Le alzò il viso di scatto.

E si ritrasse, come abbagliato da un raggio di sole.

Negli occhi di Buffy aveva visto qualcosa che non avrebbe dovuto provare, per lui.

Qualcosa di così rifulgente, e così pericoloso, che supera ogni barriera.

L’amore!

E tanta rabbia!

La rabbia, quella, sì, ce n’era molta…

Rabbia per averla illusa, per averle fatto credere in qualcosa che realmente non esisteva…

Ma non l’aveva mai illusa!

Forse, credeva anche lui in quel cambiamento, ma si era accorto di esser troppo debole, troppo vigliacco, per poter continuare…

Da quando era entrato in quella stanza, non aveva mai avuto la minima intenzione di ucciderla.

E ancora non l’aveva.

Avvicinò le labbra alle sue orecchie, e le sussurrò: -Vattene! Vattene di qui più presto che puoi!-

Aveva alzato il pugnale.

Angelus e Drusilla lo guardavano pieni di ammirazione.

Di scatto, Spike abbassò l’arma sulla ragazza… liberandola dalle strette corde.

-Cosa?- urlò il vampiro bruno, incredulo.

Liberatasi, la Cacciatrice corse immediatamente incontro ad Angelus, e cominciò a combattere con lui.

Nel frattempo, il sanguinario aveva raggiunto la vampira pazza.

-Forza, Dru! Usciamo di qui! Lasciamo che se la sbrighino da soli!-

Cercava di tirarla per un braccio.

-No! Non possiamo lasciarlo solo qui! Non possiamo lasciare Angelus qui!-

Gli diede una forte spinta.

Il vampiro biondo inciampò, facendo cadere una torcia infuocata su delle vecchie casse di legno.

Subito, tutto l’edificio cominciò a prender fuoco.

Drusilla non resse la vista; svenne all’istante.

Spike la prese tra le braccia.

Willow stava praticando il rituale, attorniata da Xander, Oz, Cordelia e Giles.

Davanti a lei, due sfere luminose.

Un ultimo fugace pensiero.

"Sarai tu a scegliere, amica mia"

Poi Will entrò in una specie di trance, e cominciò a cantilenare strane frasi in latino.

Il sanguinario stava per uscire, quando si fermò.

Depose a terra la vampira, e, a distanza di sicurezza, rimase a guardare lo scontro tra Buffy e Angelus.

Si avvicinò cautamente al fuoco.

Oltre, scorgeva chiaramente i due combattenti.

Erano sempre loro, la Cacciatrice e il vampiro.

Sempre in lotta tra Bene e Male.

Sempre alla pari, sempre spinti e soggiogati dalla passione.

Ma, l’uno più riflessivo, l’altra più istintiva.

Non riusciva a togliersi dalla testa che insieme fossero perfetti.

Una coppia perfetta.

Solo che adesso pensarlo gli dava un terribile dolore alla testa e al petto.

Ad un tratto… Angelus fu sopra di Buffy, pronto a morderla.

Spike conosceva quel momento.

Il momento nel quale la Cacciatrice brama la morte più di ogni cosa.

Ma NON poteva permettere che a morire, stavolta, fosse la SUA Cacciatrice.

Balzò agilmente dall’altro lato, superando le fiamme, e correndo senza fiato su Angelus.

Gli arrivò dietro, lo prese per le spalle e lo sollevò.

Ma in quell’istante…

Buffy guardò stralunata i due vampiri.

Era… successo qualcosa.

Improvvisamente, i loro occhi si erano come illuminati.

Come spinti da una forza misteriosa, i due demoni caddero all’indietro.

La ragazza si scostò leggermente e si alzò in piedi.

Angelus fu il primo a riprendere coscienza.

Sussurrò: -Buffy…-

La ragazza perse un battito

Quella che vedeva negli occhi di Angelus era… la dolcissima ma tristissima espressione di Angel.

-A-Angel?…- mormorò soltanto.

Poi gli andò incontro e lo abbracciò.

Aveva gli occhi colmi di lacrime per la commozione.

Ma quando lo strinse tra le sue braccia… non provò quello che si aspettava.

Pensava che se mai un giorno avrebbe potuto riavere Angel, sarebbe tornato tutto come prima, lo avrebbe amato nello stesso modo.

Eppure… adesso, che lo aveva di nuovo tra le sue braccia, sentiva di non provare più il sentimento di un tempo.

-Buffy…- sussurrò Spike.

La Cacciatrice si scansò di scatto.

Probabilmente, il sanguinario aveva assistito a tutta la scena.

Sentì improvvisamente una sorta di senso di colpa.

"Non ha senso! Lui… non mi ama!" pensava.

Lo guardò negli occhi… ma ciò che vide la meravigliò ancor di più.

Non era la solita espressione del vampiro.

Era… sperduta, indifesa, triste… sì, incredibilmente triste!

Lentamente, fece dei passi verso di lui.

-No!- esclamò il biondo, alzandosi in piedi.

Abbassò lo sguardo. –Va da lui! Io… mi dispiace, Buffy…-

Le si avvicinò e dolcemente la baciò.

Poi le voltò le spalle, superò la muraglia di fuoco e tornò da Drusilla.

La vampira nel frattempo aveva ripreso conoscenza e visto tutto.

Spike le mise un braccio intorno alle spalle.

Lanciò un ultimo, doloroso sguardo a Buffy, augurandogli in questo modo tutta la felicità che meritava.

Poi uscì.

Se ne era andato.

Andato per sempre.

Buffy sapeva bene cosa significava quello sguardo.

"Addio"

Non era riuscito a dirle quelle parole apertamente.

Sentiva un buco allargarsi sempre più nel petto, all’altezza del cuore.

Lacrime copiose le offuscavano la vista e le bruciavano le guance.

Capì che tutto il suo mondo, in quel breve periodo di tempo, si era retto solamente su di lui.

Tutte le sue certezze, i suoi doveri, la sua vita, avevano continuato a reggersi sulle spalle di una persona che certezze non ne aveva e non poteva darne.

Ed ora… il suo castello di carte era crollato al primo soffio di vento.

Non avrebbe dovuto fare affidamento su di lui.

Spike… non era neanche un suo amico.

Non si poteva definire, Spike.

Era stato… una meteora di passaggio.

Forse anche troppo di passaggio.

Ma ormai… era inutile ripensarci.

Era andato via, e non sarebbe più tornato.

Meglio mettersi il cuore in pace.

Si voltò verso Angel, le lacrime agli occhi.

Il vampiro, seduto sul gelido pavimento, la guardava come se non capisse il motivo del suo dolore, ma cercasse di lenirlo ugualmente.

La ragazza lo aiutò a rialzarsi.

Lentamente, sorreggendosi l’uno sull’altra, le due alquanto bizzarre figure si trascinarono fuori dall’edificio, di cui, a breve, non sarebbe rimasto che cenere.

E così facendo, si avviarono, indifesi, verso l’incerto futuro che li aspettava.


DAS ENDE?